Chi era il 42enne basejumper che si è buttato dalla Pietra di Bismantova nel Reggiano
Un bolognese di 42 anni è morto schiantandosi col paracadute dalla Pietra di Bismantova, Appennino reggiano. L’intervento dei carabinieri di Castelnovo Monti è di poco dopo le 11.30: i militari hanno accertato che l’uomo ha fatto tre lanci e al terzo, per circostanze ancora al vaglio del nucleo radiomobile, il paracadute non si è aperto e lui si è schiantato al suolo. E’ in corso il recupero del salma e la Procura di Reggio Emilia ha aperto un’inchiesta.
![Non si apre il paracadute, muore un bolognese](https://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-bologna/2018/07/08/170102834-959bb91a-e827-40df-b6fe-96d8a561b48c.jpg)
Il paracadutista risultava essere di Anzola Emilia (Bologna). Le operazioni di recupero sono state seguite dal Soccorso Alpino. La Pietra è una caratteristica formazione rocciosa sull’Appennino, meta di escursionisti, lunga circa un chilometro, larga 240 metri e alta 300, su un altopiano che le fa da base.Si chiamava Alessio Stipcevich il basejumper che si è lanciato dal ‘Pilone giallo’, il costone più sporgente della Pietra, ed è deceduto sul colpo, finendo in un sentiero che porta alla ferrata degli Alpini.
![Non si apre il paracadute, muore un bolognese](https://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-bologna/2018/07/08/170255383-111e0a49-db04-419e-9df7-1e58fc8cc571.jpg)
Era un grande appassionato di questo sport, con notevole esperienza e preparazione fisica. Aveva un paracadute con corde e pilota che non si è aperto per motivi da chiarire. Non aveva tuta alare. Il soccorso alpino era con una squadra ad una cinquantina di metri dal punto in cui è caduto ed è intervenuto immediatamente, ma ha solo potuto constatare il decesso. Alessio aveva un laboratorio orafo artigianale in via Podgora a Bologna. Sul suo profilo Facebook documentava con orgoglio i suoi viaggi e le sue prodezze.