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Merola: “Nuovo Dall’Ara pronto nel 2023”

Il sindaco: “Saputo d’accordo col restyling. Il Comune dirà la sua su viabilità e parcheggi. Inizio lavori nel 2020. Ai Prati case in affitto”


BOLOGNA Il sindaco Virginio Merola, ospite lunedì sera della trasmissione “Il Pallone nel 7” su èTv, ha ribadito che il Dall’Ara verrà ristrutturato in partnership col Bologna calcio: «Ho incontrato il presidente Saputo venerdì scorso prima di Italia-Polonia e si è detto d’accordo col nostro intervento. Finalmente dopo tanti anni siamo di fronte ad un imprenditore che non usa il calcio per dei loschi scopi: anche se gli converrebbe realizzare uno stadio nuovo a livello di costi e per una gestione esclusivamente privatizzata. Crediamo di aver intrapreso la miglior strada possibile, lo stadio è comunale e quindi di tutti i cittadini. Come Palazzo Re Enzo o i portici, un patrimonio di cui la città deve farsi carico. Joey Saputo ha dimostrato di voler procedere con il restyling dell’attuale impianto e questa per la città è un’occasione da cogliere: in settimana inizieranno gli incontri tecnici che porteranno al progetto definitivo, avremo quattro riunioni in cui faremo una stima precisa dei costi e a fine settembre contiamo di presentarlo pubblicamente».

Il sindaco ha fissato tra un anno, nel settembre 2019,  “l’inizio della gara europea per gli appalti con l’obiettivo di cominciare i lavori nel 2020 e vederlo pronto in tre anni”. Il Comune parteciperà alla progettazione dell’area circostante soprattutto per ciò che concerne viabilità e parcheggi – ha detto Merola – mentre l’Antistadio (che ancora non fa parte del progetto preliminare presentato dal Bologna) verrà riammodernato “ma non per scopi commerciali”. La convenzione da stipulare col Bologna per la gestione “è uno dei punti da chiarire, ma credo si debba partire da un minimo di cinquant’anni”.

Il primo cittadino ha aggiunto qualche ulteriore delucidazione, anche sul futuro dei Prati di Caprara: «Il progetto preliminare con la stima dei costi ci è stato consegnato ad inizio agosto e la lettera a fine mese, e per questo motivo non si può parlare di una svolta da parte del Comune: siamo abituati a ragionare sulla base degli atti ufficiali e fino a pochi giorni fa non ne avevamo. La nostra posizione è che ai Prati di Caprara non è opportuno fare una cittadella della moda. Quell’area è finalizzata ad un grande parco e a case da destinare all’affitto: il 70% dei bolognesi ha la casa di proprietà e dobbiamo pensare a chi ha bisogno di case a prezzi equi, incluso quelli che dobbiamo accogliere per sviluppare la nostra città, come anche gli studenti. Inoltre non riteniamo utile costruire un nuovo stadio altrove: così facendo si avrebbe un Dall’Ara inutilizzato, e poi non abbiamo intenzione di cementificare altre zone della città».

Merola ha confermato che i soldi per lo stadio non saranno reperiti da tagli o tasse: «Bologna è ormai fuori dalla crisi, gli investimenti sono aumentati e stiamo anche riducendo l’Irpef. Abbiamo un bilancio solido che ci permette di affrontare questa prova: gli investimenti su scuola, traffico ed altre esigenze della città sono già pianificati, indipendentemente dalla cifra che metteremo a disposizione per il Dall’Ara».

A margine, Merola ha anche ricordato che fin dalle prossime partite, come disposto dall’ex ministro degli Interni Minniti, dovrà essere il Bologna a farsi carico dei costi di polizia municipale in occasione delle sue partite.

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