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L’auto a guida autonoma è vicina: Google pronta a lanciare un servizio per viaggi a chiamata In futuro gli utenti potranno prenotare un passaggio e farsi portare

L’auto driverless è un po’ più vicina ad andare su strada dopo che Waymo, l’azienda controllata da Alphabet, la holding di Google, ha rivelato di aver condotto test di guida autonoma senza alcun umano al posto del guidatore. Dopo anni di test, Waymo lancerà un servizio di ride-sharing senza guidatore in cui gli utenti potranno chiamare l’auto driverless ed essere condotti a destinazione senza alcun autista.

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L’annuncio è stato dato oggi al Web Summit di Lisbona dal Ceo di Waymo, John Krafcik, che è salito sul palco con una Chrysler Pacifica, l’auto Fca con la quale sono stati condotti i test da metà ottobre. Si tratta di un deciso passo avanti nell’affollata corsa all’epoca dell’auto driverless. Waymo ha così confermato di voler raggiungere la piena autonomia, invece di puntare su un concetto di guida assistita. “Le auto driverless sono qui ora, non dobbiamo aspettare il 2020”, ha detto Krafcik.
Krafcik ha mostrato un video che documenta i test fatti senza alcun umano al volante nelle scorse settimane a Pheonix, Arizona. Nei prossimi mesi, ha annunciato Waymo, i test saranno aperti al pubblico: chi si iscriverà al programma di prova potrà vedere direttamente come funziona l’auto driverless. All’inizio i passeggeri saranno accompagnati – sui sedili posteriori – della Pacifica da un dipendente di Waymo, poi saranno lasciati da soli, come nel servizio che la società vuole offrire. Nella fase iniziale il servizio sarà gratuito, anche perché per Waymo, come per tutte le aziende tecnologiche, è fondamentale raccogliere dati e fare esperienza con gli utenti. Successivamente Waymo potrebbe decidere di far pagare le corse, mettendosi in diretta concorrenza con la guida privata, i taxi e i vari servizi di ride-sharing presenti sul mercato, a partire da Uber.
Waymo è arrivata a questo punto dopo otto anni di test in varie zone degli Stati Uniti. Prima di debuttare ufficialmente con il servizio, la società dovrà fare i conti con le regole: non è un caso che il test sia in corso a Phoenix, perché l’Arizona non impone restrizioni alle auto driverless.
L’intensa concorrenza, nell’industria dell’auto e dagli attori della tecnologia, spiega la volontà di accelerare, per provare a imporre Waymo quale primo vero marchio dell’epoca driverless.

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