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Italia ancora sotto pressione, lo spread oltre quota 290

Fiammata del differenziale in avvio, il rendimento del decennale italiano rivede i livelli di inizio 2014. Piazza Affari in forte calo


MILANO – Ore 9.10. C’è ancora tensione sui titoli di Stato italiani all’indomani della decisione del ministro dell’Economia Giovanni Tria di disertare la riunione dell’Ecofin di oggi per tornare a Roma a definire le ultime limature alla nota di aggiornamento al Def, mentre sullo sfondo cresce la tensione sull’asse Roma-Bruxelles, con il botta e risposta a distanza tra il presidente della Commissione Jean Claude Juncker e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Questa mattina lo spread prosegue la corsa avviata ieri intorno a metà seduta e scavalca quota 290 toccando i 294 punti, secondo i dati della piattaforma Bloomberg, con il rendimento del titolo decennale italiano che rivede i massimi di inizio 2014 e si attesta al 3,37%. Si allarga anche lo spread sui titoli a due anni che balza fino a 195 punti.

Anche PIazza Affari parte male, con il Ftse Mib che cede l’1,5%. Molto più contenute le perdite nelle altre piazze finanziarie: Londra perde lo 0,13% e Parigi lo 0,63%.  Listini in flessione quindi nonostante il traino positivo di Wall Street, che ieri ha chiuso in positivo spinto ancora dall’euforia per l’accordo commerciale raggiunto dagli Stati Uniti con Uniti con Canada e Messico. Anche Tokyo ha concluso gli scambi in positivo, con il Nikkei che ha guadagnato lo 0,1%. La crisi italiana mette in affanno anche l’euro che mantiene la traiettoria discendendente avviata ormai una settimana fa, con il cambio euro/dollaro che cala a a 1,1537.

Giornata scarica sul fronte dei dati macroeconomici. A settembre la fiducia dei consumatori giapponesi è leggermente aumentata . Secondo i dati dell’indagine del governo nipponico l’indice che misura il sentiment dei consumatori è salito a 43,4 punti dai 43,4 di agosto, il minimo degli ultimi dodici mesi. Attesi in giornata i prezzi alla produzione nell’Eurozona relativi al mese di agosto e nel pomeriggio i dati sulle vendite di autoveicoli negli Usa.

Ancora in rialzo i prezzi del petrolio. Nei primi scambi elettronici il Wti si attesta a 75,69 dollari al barile (+0,52%) e il Brent a 85,11 dollari (+0,15%). In lieve rialzo l’oro, a 1193 dollari l’oncia.

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