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Isole di Capo Verde: Florence, da tempesta a uragano?

La tempesta tropicale Florence individuata al largo delle isole di Capo Verde rischia in questi giorni di trasformarsi in un uragano

Nei giorni precedenti è stata identificata al largo delle isole di Capo Verde una nuova tempesta tropicale, denominata Florence. E’ stata individuata e monitorata costantemente dal Centro Nazionale Uragani degli Stati Uniti (NHC) di Miami, originatasi nell’Oceano Atlantico, e sembra mantenersi a una distanza di oltre mille chilometri dalla costa occidentale dell’Africa, area spesso interessata da tempeste di questo genere.

La direzione che sembra stare prendendo la tempesta per ora non dovrebbe interessare la terraferma: si sta spostando infatti verso nord-ovest, ad una velocità media di 30 km/h, causando in mare temporali e venti forti, che giungono a toccare anche la velocità di 100 km/h e che potrebbero portare dei gravi danni nel caso arrivassero a toccare terra. Per ora la situazione sembra stabile, ma l’allerta è stata comunque alzata: non si sa infatti se la direzione della tempesta rimarrà la stessa o varierà nel corso dei giorni.

Il ciclone Florence è comunque tenuto sotto controllo per evitare cambiamenti e danni improvvisi.

La direzione dell’uragano ora come ora è però alquanto impossibile da prevedere: il cambiamento di direzione e l’intensità della tempesta variano infatti a seconda dello “shear” che il fenomeno atmosferico trova sulla sua strada. Quando si parla di shear, si intende il cambiamento della velocità e della direzione dei venti a diversi strati dell’atmosfera, per cui le variazioni di direzione e intensità diventano estremamente difficili da calcolare dvoendo prendere in considerazione tutti questi fattori. Per avere novità dunque, bisognerà comunque aspettare dei risvolti nel monitoraggio della tempesta.

Due possibilità

Gli esperti hanno calcolato dalla velocità con cui si muove la tempesta e dalla direzione odierna, due possibili rotte che l’uragano potrebbe prendere nei prossimi giorni. Florence potrebbe infatti dirigersi verso le Isole Bermuda, raggiungendole intorno all’inizio della prossima settimana e puntando successivamente alla costa orientale degli Stati Uniti oppure, muoversi verso nord-est, quindi in direzioni dell’Islanda, delle Isole Britanniche e dell’Europa occidentale.

Nel secondo caso, sicuramente anche il nostro paese sarebbe inevitabilmente coinvolto dalle conseguenze di una tempesta di tale portata: si avrebbe infatti un intenso peggioramento del tempo. L’estate insomma finirebbe molto prima, e del caldo afoso rimarrebbe solo il ricordo, portando nel peggiore dei casi ad un inasprimento delle piogge, che potrebbero addirittura provocare allagamenti e problemi in tutta la penisola. Si attendono dunque notizie nei prossimi giorni.

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