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Giustificare la violenza sulle donne è illogico: una serie di spot lo dimostra con paradossi geniali

”Aveva una gonna troppo corta”, ”Era ubriaca”. Sono tanti gli stereotipi usati per giustificare la violenza sulle donne. Una campagna statunitense antistupro dimostra quanto sia assurda la logica che si nasconde dietro a certe motivazioni. Utilizzando un’arma infallibile: l’ironia.

‘Tocca a noi”. Si chiama così – ”Its’ on us” – la campagna di comunicazione contro i crimini a sfondo sessuale realizzata dalla task force antiviolenza voluta dall’amministrazione Obama nel 2014.
Negli ultimi spot, firmati dal collettivo 101-North Marketing, la realtà viene ribaltata: sono le donne a non rispettare gli uomini o a fingere di non capire le loro intenzioni. Nel primo video una donna assaggia, distruggendola, una torta nuziale proprio sotto gli occhi impotenti del pasticciere che l’ha realizzata. ”Sei stato tu a renderla così appetitosa, è come se mi avessi chiesto di farlo”, esclama la protagonista. Nel secondo, due donne toccano insistentemente un’opera d’arte dopo i tanti moniti del vigilante a non farlo. ”Dici di no, ma in fondo vuoi dirci di sì”, sghignazzano le ragazze, giustificando così le loro azioni.

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