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Esplosione in A14, l’autista miracolato: “L’onda d’urto mi ha fatto volare, sembrava un film”

Il racconto oggi in Regione dove sono stati premiati i soccorritori dell’incidente del 6 agosto che ha provocato due vittime e 145 feriti: “Correvo e dicevo a tutti di scappare, la mia maglietta bruciava e cercavo di toglierla”


BOLOGNA – “Sembrava un film. Correvo e dicevo a tutti di scappare, anche alla polizia e ai medici che mi venivano incontro. E poi, per l’onda d’urto, ho fatto 4-5 metri senza toccare i piedi per terra, come nei film, solo che lì era vero. La maglietta bruciava e cercavo di toglierla”. A parlare è Antonio Verdicchio, l’autista del Tir tamponato lunedì 6 agosto sulla A14 all’altezza di Borgo Panigale, a Bologna, che questa mattina, ha incontrato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, nel giorno della cerimonia in viale Aldo Moro in onore di tutti i soccorritori intervenuti quel giorno. Insieme a lui, il fratello del titolare della ditta per la quale Verdicchio lavora, Luca De Lucia.

Arrivato da Maddaloni (Caserta), ripercorre quel pomeriggio che, senza la prontezza dello stesso autista e poi del sistema della sicurezza e della sanità dell’Emilia-Romagna, avrebbe potuto portare a un bilancio ancora più tragico rispetto al pur drammatico tributo di due morti e 145 feriti. “Ho visto dallo specchietto retrovisore che l’autocisterna arrivava veloce e che non si sarebbe fermata. Penso che l’autista si sia sentito male. E ho avuta fortuna- afferma Verdicchio-, tanta fortuna. La cintura di sicurezza del Tir che proprio in quei giorni si sganciava con fatica, si è aperta subito dopo l’impatto e lo sportello è rimasto intatto e così sono riuscito a fuggire”. “Un vero e proprio miracolo”, sottolinea De Lucia.

Esplosione in A14, l'autista miracolato: "L'onda d'urto mi ha fatto volare, sembrava un film"

Bonaccini con Verdicchio e De Lucia

Bonaccini, dopo essersi sincerato della condizione di salute dell’autista e dei tempi per il pieno recupero dopo le ustioni riportate, ha ringraziato Verdicchio “a nome di tutta la comunità regionale per la prontezza e il coraggio dimostrati nell’avvisare chi stava arrivando dell’imminente pericolo” e ha ricordato tutte le forze messe in campo quel giorno: “E’ stato fatto un lavoro di squadra esemplare, anche se il primo pensiero va alle vittime, ai loro famigliari e a tutti i feriti. Il sistema dei soccorsi ha funzionato con grande efficacia e grazie a questo – conclude – abbiamo evitato una strage di proporzioni ancora maggiori”.

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· VIGILI, AGENTI, CARABINIERI, MEDICI: PREMIATI GLI EROI
Carabinieri, poliziotti, operatori e volontari della protezione civile, finanzieri e tecnici Arpae. A loro sono andati i riconoscimenti per il lavoro svolto lo scorso 6 agosto. Un bilancio che sarebbe certamente più grave se gli interventi non fossero stati così tempestivi ed efficaci: per questo stamane Regione, Comune e Prefettura di Bologna hanno voluto ringraziare in maniera ufficiale i protagonisti di quella difficile giornata. Aspettando la riapertura al completo dell’autostrada, attesa per la metà di ottobre con invito anche per il presidente del consiglio Giuseppe Conte. La cerimonia si è svolta in una sala (strapiena) della Regione. “Era doveroso rendere merito ad un sistema che certamente ha funzionato alla grande, come ci è stato riconosciuto da ogni parte”, sottolinea Bonaccini, che ringrazia anche “tutte le forze politiche in regione” per la condotta tenuta in quei giorni e ha già pronto l’invito a conte per la riapertura del ponte crollato per l’esplosione: “ha dimostrato spirito di servizio, lo inviteremo nel momento in cui i lavori saranno completati”.

Bologna, inferno sul raccordo: il momento dell’incidente nel video della Polizia

Ovviamente la tragedia di Borgo e soprattutto il crollo del ponte di Genova hanno riaperto il capitolo della sicurezza delle infrastrutture stradali, ponti e cavalcavia. “Le infrastrutture bolognesi sono tutte sotto controllo e monitorate- assicura il sindaco Virginio Merola- ci stiamo occupando del pontelungo, che ha bisogno di ristrutturazione e si sta organizzando una gara. Il passante? attendiamo che convochino i sindaci e il presidente di regione eletti direttamente dai cittadini”. Per il 21 settembre è previsto un incontro coi cittadini al quartiere Borgo-Reno, “non per festeggiare, visto che ci sono stati due morti, ma per riprendere questa convivialità e questa capacità di essere organizzati spontaneamente, la vera cifra di bologna”, sottolinea ancora Merola.

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