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Da mezzanotte anche a Torino parte la sperimentazione del Taser, la “pistola elettrica”

Sarà in dotazione ai carabinieri del nucleo radiomobile


Scatterà a mezzanotte l’ingresso del Taser tra le armi in dotazione al nucleo radiomobile dei carabinieri di  Torino, selezionati per la sperimentazione che coinvolge cinque città italiane. Per ora c’è un solo dispositivo che sarà utilizzato a turno dalle pattuglie del radiomobile. In tutto sono venti i militari che nel mese di agosto sono stati addestrati all’uso del Taser X2. Il corso  è stato tenuto dagli istruttori specializzati della Scuola Carabinieri Perfezionamento al Tiro di Roma.

Il taser è a tutti gli effetti un’arma. I militari la useranno solo in caso di pronto intervento, nelle situazioni di resistenza, per evitare lo scontro fisico con persone molto agitate o in stato psicofisico alterato. La pistola elettrica –  usata a una disanza tra i 3 e i 7 metri –  spara due aghi che funzionano da conduttori e rimangono collegate alla pistola con due fili. Con una scarica elettrica a bassa intensità immobilizzano chi viene colpito. I Taser usati in Italia hanno scariche al massimo di 5 secondi, a differenza di quelle americane.
Ogni pistola ha una batteria che può garantire fino 500 scariche. Tutte le volte che il taser viene usato i dati vengono  registrati  da un computer  che permette di recuperare tutti gli interventi

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