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"Con quella maschera da sub ho rischiato di morire": torinese fa causa a Decathlon dopo un malore nell'Oceano Indiano

Incidente a un orchestrale del Teatro Regio in tournée in Oman. Nel mirino la “Easybreath” che copre tutto il viso. La multinazionale dello sport: “Nessun difetto”


Doveva essere una piacevole escursione nelle acque dell’Oceano Indiano, una pausa di relax tra colleghi prima dello spettacolo della sera. Invece la tournée dell’orchestra e del coro del Teatro Regio di Torino, che a settembre dell’anno scorso ha portato l’Aida in Oman, ha rischiato di trasformarsi in tragedia quando uno dei musicisti è stato visto galleggiare immobile, a faccia in giù, privo di sensi. Sul volto aveva una maschera subacquea “Easybreath”, cioè “respiro facile”, prodotta da Decathlon, un modello innovativo che chiude completamente il viso e permette di respirare attraverso un boccaglio centrale.

"Con quella maschera da sub ho rischiato di morire": torinese fa causa a Decathlon dopo un malore nell'Oceano Indiano

Ranieri Paluselli, 54 anni, timpanista, è stato subito portato sul motoscafo dove i colleghi hanno provato a rianimarlo con respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco. Poi è stato portato  in ospedale, dove solo il giorno dopo ha ripreso conoscenza. Ora lo studio legale Ambrosio e Commodo, che assiste l’orchestrale, ha chiesto un risarcimento alla multinazionale francese per il danno provocato dall’essere stato in pericolo di vita: giovedì è fissato un incontro per la mediazione che, se non dovesse andare a buon fine, darebbe il via a una causa civile davanti al tribunale di Torino.+
Secondo gli avvocati Renato e Ludovica Ambrosio “la maschera Easybreath non sarebbe di così facile utilizzo, come invece pubblicizzato da Decathlon, e soprattutto non vi sarebbero avvertenze nell’impiego per chi abbia problemi fisici”. Il musicista del Regio, infatti, è affetto da una grave forma di scoliosi che gli riduce la capacità polmonare, ma questo non gli aveva mai creato alcun ostacolo nel fare snorkeling. Quella, invece, era la prima volta che usava la nuova maschera, che aveva acquistato l’8 settembre nel punto vendita di Grugliasco, alle porte di Torino. Secondo i periti della multinazionale, invece, l’attrezzatura sotto accusa non presenterebbe alcun difetto.

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