EXITO STYLE

Cerignola, l'area dell'interporto come discarica per l'emergenza rifiuti: scatta il sequestro

Intervento del Noe dei carabinieri. Il sindaco Metta: “Ho legittimamente esercitato i doveri di tutela di igiene e sanità pubblica. Se aver liberato la città dai rifiuti è un reato allora io sono colpevole”
CERIGNOLA – I carabinieri del Noe – Nucleo operativo ecologico di Bari – hanno sequestrato  l’area  dell’Interporto nella zona industriale di Cerignola dove da venerdì sera, 29 giugno, vengono sversati i rifiuti provenienti dalla raccolta cittadina. Si tratta  di un’area che si trova  a sei chilometri dal centro abitato, ridotta ad una vera e propria discarica abusiva.
L’accusa – secondo gli inquirenti – è appunto di danno ambientale. All’interno sono state stoccate circa 800 tonnellate di spazzatura provenienti dalla raccolta dopo l’emergenza delle scorse settimane che ha visto il centro ofantino sommerso dall’immondizia. Purtroppo l’azienda Sia che si occupava del servizio verte in una grave situazione finanziaria con una debitoria di oltre dieci milioni di euro ed i  trecento operai non percepiscono lo stipendio oramai da più di due mesi “Ho disposto che i rifiuti, non avendo altro luogo, venissero portati all’interno dell’Interporto individuato come sito di solo trasbordo secondo la normativa di legge” – spiega il primo cittadino di Cerignola Franco Metta. “Il sindaco di questa città ha legittimamente esercitato i suoi doveri di tutela dell’igiene e della sanità pubblica. Se aver liberato la città dai rifiuti è un reato – conclude il primo cittadino – allora io sono colpevole, ma non credo di aver fatto nulla di illecito”. Non si esclude che nei prossimi giorni possano esserci nuovi sviluppi investigativi.

POST A COMMENT