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Messico, terremoto di magnitudo 7.1. Vittime sotto le macerie dei palazzi sgretolati

Messico, terremoto di magnitudo 7.1. Vittime sotto le macerie dei palazzi sgretolati
(afp)

Il sisma arriva a 12 giorni da quello di 8.2, che ha causato più di 90 vittime. Crolli a Città del Messico e Puebla. Il sindaco della capitale: “Incendi nei palazzi, ci sono persone intrappolate”

LA TERRA terra ancora in Messico e torna la paura. Ad appena 12 giorni dal sisma di magnitudo 8.2 che a inizio mese ha sconvolto il Paese, causando almeno 98 morti, un nuovo terremoto di magnitudo 7.1 della scala Richter è stato registrato a 12 chilometri a sudest di Axochiapan, nello stato di Morelos, circa 160 chilometri dalla capitale messicana.
E si teme che anche questa volta le vittime saranno molte. Nello Stato di Morelos si parla di almeno 42 morti, mentre almeno cinque sono registrati a Puebla. Tra loro due donne sui 30 anni, che hanno perso la vita nel crollo di una parte della facciata di un edificio nel centro storico della città. A quanto si riferisce stavano camminando vicino alla cattedrale. Anche un uomo e una donna sono morti per il crollo di parti di edifici, uno dei quali ospita la Scuola normale dello Stato.
Inoltre il governatore dello stato di Messico, che circonda a nordovest il distretto federale che ospita Città del Messico, ha detto che nel suo Stato ci sono almeno due morti. Complessivamente, dopo un primo bilancio, si parla di oltre 138 vittime. Ma sono numeri destinati, purtroppo, ad aumentare col passare delle ore. L’interruzione di energia elettrica ha lasciato al buio oltre 4 milioni di persone, così come l’erogazione del gas è stata sospesa in molte zone del paese colpite dal sisma per il timore di esplosioni e incendi.

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A Città del Messico almeno 27 case o palazzi sono crollati o hanno subito danni di una certa importanza, secondo un primo bollettino diffuso dalle autorità municipali. Il responsabile della Protezione civile della capitale, Fausto Lugo, ha riferito che alcune persone sarebbero rimaste sepolte sotto le macerie di alcuni degli edifici.
In diverse zone si sono verificate perdite di gas e sono divampati numerosi incendi. Il sindaco della capitale ha detto che alcune persone sono intrappolate negli edifici in fiamme. Il soccorso delle persone rimaste intrappolate dopo i crolli a Città del Messico provocati dal terremoto di ieri è la priorità delle prossime ore, ha spiegato il sindaco Miguel Angel Mancera, dopo aver disposto lo stato d’emergenza della capitale. Nel ricordare che un treno della metropolitana della città è deragliato, senza provocare danni, a causa della violenta scossa, Mancera ha confermato che alcune aree della città sono senza energia elettrica. Le zone più colpite sono Benito Juarez, Cuahhtemoc, Coyoacan e Iztapalapa.

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“Ho visto cadere l’edificio, è parecchio alto, c’è molta gente dentro, non capisco perché non arrivino più aiuti”, ha detto alla tv messicana una donna che vive davanti all’edificio crollato che si affaccia sulla strada Amsterdam angolo Laredo del quartiere Condesa.

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• CROLLI E DANNI
Crollato anche un tratto di autostrada tra la capitale e Acapulco, in prossimità di Cuernavaca. Nello Stato centrale di Puebla si segnala la caduta delle torri della Chiesa di Cholula. Anche nello Stato centrale di Morelos si registrano danni. Il governatore Graco Ramirez ha annunciato l’attivazione di servizi di emergenza. Le autorità hanno deciso di sospendere le lezioni in tutte le scuole e decine di pazienti sono stati evacuati dagli ospedali.

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