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Viterbo, lite per il traffico: professore dovrà risarcire netturbino con 2mila euro

di Marco Carta
Assolto dall’accusa penale come aveva già stabilito in primo grado il giudice di pace di Viterbo ma responsabile sotto l’aspetto civile. E dunque condannato a pagare 2mila euro di provvisionale (e 2.500 di spese), almeno per ora. Poi, in sede civile, potrebbe essere deciso un ulteriore risarcimento dei danni. Questa è la sentenza emessa dal giudice Silvia Mattei nei confronto di F. M., professore di ragionieria nel capoluogo all’epoca dei fatti (2011) e ora in pensione. L’uomo era accusato di aver colpito con un pugno all’occhio un netturbino, al culmine di una lite per banali ragioni di traffico.

Era di prima mattina, all’incrocio tra via IV Novembre e via Brenta. L’operatore ecologico stava guidando un mezzo del Cev e davanti a lui la Smart del professore non ripartì al verde del semaforo. Ne nacque una discussione, poi degenerata. L’autista fu soccorso da un collega di passaggio e trasportato a Belcolle, dove gli fu riscontrato un edema all’occhio. Dopo l’assoluzione del giudice di pace, il ricorso della Procura respinto dal giudice perché non si possono riformare sentenze di primo grado impugnate dall’accusa. E’ stata accolta, invece, la richiesta della parte civile (avvocato Luca Chiodi) sulla responsabilità civile.

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