EXITO STYLE

Scontrino omofobo, il ristorante resta chiuso: «Abbiamo ricevuto insulti e minacce da tutti»

Scontrino omofobo, il ristorante resta chiuso: «Abbiamo ricevuto insulti e minacce da tutti»
Insulti e minacce da più parti e il ristorante, divenuto tristemente famoso per il comportamento omofobo di un cameriere, poi licenziato, decide di restare chiuso. Il caso che ha coinvolto la Locanda Rigatoni, a Roma, ha avuto delle conseguenze che forse nessuno poteva immaginare. La direzione del ristorante, infatti, ha annunciato: «Ieri è stato un susseguirsi di telefonate violente e volgari e non poche minacce di morte e di danni al locale, che pertanto oggi resterà chiuso. Per non parlare della violenza sui social».

Tutto era cominciato quando una coppia di gay, al momento di ricevere il conto, aveva notato sullo scontrino l’insulto omofobo. La vicenda, diffusa sui media, ha scatenato insulti e minacce ai proprietari del ristorante, mentre il Campidoglio aveva annunciato anche delle verifiche.
Il responsabile del caso di omofobia è stato prontamente allontanato, ma la situazione non è migliorata. Anche perché, come spiegano i gestori del ristorante: «Stamattina ci siamo ritrovati uno striscione omofobo e razzista di Forza Nuova di fronte il nostro locale, che è stato poi rimosso da noi stessi. La vicenda dello scontrino ci offende come imprenditori, come lavoratori e come cittadini. Le conseguenze di un atto inqualificabile di una persona che è stata prontamente allontanata, stanno coinvolgendo le famiglie nostre e dei nostri lavoratori. Rinnoviamo la nostre scuse alla coppia coinvolta in questa spiacevolissima vicenda e la richiesta di un confronto e di un percorso condiviso con la comunità LGBT, in modo tale che episodi vergognosi come quello capitato non possano e non debbano più ripetersi».
Striscione di Forza Nuova. «Licenziato dalla vostra omofollia». Questo lo striscione affisso da militanti di Forza Nuova Roma e del Sinlai sulla porta della Locanda Rigatoni, dopo che il ristorante ha licenziato il cameriere per la vicenda dello scontrino omofobo. «Probabilmente, se qualcuno avesse schernito allo stesso modo 2 persone eterosessuali, nessuno si sarebbe scandalizzato e il gesto sarebbe passato per quello che è, ovvero un atto di innocua goliardia – scrive il movimento di estrema destra su Facebook – Ma la lobby gay in Italia, si sa, è molto influente, per cui ha scatenato tutto il proprio potere affinché il cameriere venisse licenziato e messo alla gogna come il peggiore di criminali. Ammesso che se ne volesse rilevare la colpa e sanzionare il comportamento, vi erano diverse sanzioni disciplinari applicabili; ma evidentemente la lobby LGBT non ne sarebbe stata soddisfatta, perciò ha preteso il licenziamento in tronco, come poi è stato – sottolineano – Esprimiamo quindi massima solidarietà per il cameriere licenziato. Oggi, più che mai, dobbiamo difendere a tutti i costi i lavoratori italiani da un sistema marcio, che immiserisce il Paese, e da gruppi di potere che fanno il bello ed il cattivo tempo, commettendo arbitrii e ingiustizie di ogni genere ai danni di chi si oppone ai loro dettami».
POST A COMMENT