Pistoia, chiuso il centro di accoglienza di Don Biancalani
Ordine della prefettura per problemi di sicurezza. Il parroco chiamato dal Vaticano per parlare della sua esperienza
Il centro di accoglienza di Vicofaro a Pistoia, nella parrocchia di don Massimo Biancalani, il prete divenuto simbolo dell’accoglienza ai migranti, al centro di polemiche e minacce, dovrà chiudere finché non saranno adeguati alle norme vigenti la cucina e il locale caldaia. Lo riferisce lo stesso don Biancalani dopo aver ricevuto “una missiva dei vigili del fuoco in cui si ipotizza un pericolo di incendio dei locali per cui ci sarà un’interruzione dell’accoglienza qui a Vicofaro”.
La comunicazione è arrivata al sacerdote venerdì scorso a seguito di sopralluoghi di pompieri e Asl ma è diventata di dominio pubblico nella tarda serata di lunedì. “L’ambiente è grande e fa parte di un convento del ‘700, ci sta che non possa rispettare appieno le normative – spiega don Biancalani – In particolare per i rilievi dei vigili del fuoco non sono utilizzabili cucina e caldaia. Faremo i lavori di adeguamento ma serve tempo”. Intanto i migranti non potranno essere accolti.