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PAOLUCCI: ''RISULTATO STRAORDINARIO, TROPPO SPESSO INCOMPRESI'' SANITA': IL MINISTERO PROMUOVE L'ABRUZZO, BUON REPORT SU LIVELLI ASSISTENZA 2015

L’AQUILA – Sta migliorando via via la sanità abruzzese secondo le valutazioni del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza (Lea), insieme di prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal servizio sanitario.
In questi giorni è stata pubblicata la cosiddetta “Griglia Lea” relativa al 2015, che mostra appunto “un netto miglioramento”, come esclama soddisfatto l’assessore Silvio Paolucci, dei punteggi abruzzesi rispetto all’anno precedente, ma anche criticità su cui lavorare ancora, come i vaccini e la farmaceutica.
Un risultato comunque apprezzabile per una Regione che, nel marzo 2007, quando fu segnato il piano di rientro con il governo dal debito siderale di 4 miliardi di euro, era considerata tra le amministrazioni “canaglia” nel settore e ora, pur tra mille problemi, almeno secondo questi numeri tallona i migliori territori d’Italia.
“La valutazione finale per il 2015 – si legge nel rapporto – si attesta per la Regione Abruzzo su un punteggio pari a 182 che, secondo i parametri di riferimento fissati dal Comitato Lea (da -25 a 225; promozione a 160, ndr) risulta ampiamente positivo e in costante incremento nel trend considerato”.
Il 2014 è stato il primo anno di “promozione” della sanità abruzzese, con l’approdo del punteggio Lea a 163, mentre nei precedenti il rosso segnava da 133 del 2010 a 152 del 2013.
“Nel complesso la Regione raggiunge valori accettabili, entro i parametri di riferimento, per la maggior parte degli indicatori relativi ai tre livelli di assistenza: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera”, si legge ancora nel rapporto.
I tecnici del ministero rilevano, tuttavia, “criticità nel livello di assistenza della prevenzione, in particolare nell’area delle vaccinazioni, per l’indicatore ‘Copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro morbillo, parotite, rosolia (Mpr)’ che registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento (84,23% contro il 95%)”.
Problemi anche per quanto concerne il livello di assistenza distrettuale, in particolare nell’area della farmaceutica: il dato dell’indicatore “Percentuale del consumo annuo dei farmaci appartenenti al Pht”, il prontuario ospedale-territorio, espresso in Ddd, dose giornaliera definita, e pari a 42,96%, “registra uno scostamento non accettabile rispetto al valore di riferimento (> 90%)”, conclude l’analisi.
Tra le altre 15 Regioni monitorate, quelle a statuto ordinario, il dicastero guidato da Beatrice Lorenzin segnala, in particolare, la conferma di Toscana, Emilia Romagna e Piemonte su punteggi pari o superiori a 200 insieme al Veneto, il netto miglioramento della Calabria, oltre all’Abruzzo, e il peggioramento di Campania, Puglia e Sicilia rispetto ai punteggi rilevati nell’anno di verifica 2014.
Interessante anche la lettura del “rosone”, grafico circolare con 35 diversi settori di valutazione per ogni indicatore che va a comporre il punteggio Lea, valutando l’appropriatezza e la qualità dei servizi di prevenzione della salute, di quelli relativi all’assistenza territoriale erogata nei distretti e di quelli ospedalieri.
In Abruzzo, per quanto riguarda i servizi di prevenzione, la maggior parte degli indicatori previsti risulta totalmente raggiunta, mentre qualche criticità si rileva ancora nell’adesione dei cittadini agli screening oncologici e degli anziani alla vaccinazione anti influenzale.
Riguardo all’assistenza ospedaliera, si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri e, soprattutto un miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie ospedaliere.
In merito all’assistenza territoriale, pur confermando un miglioramento anche a questo livello, l’Abruzzo mostra ancora difficoltà relativamente alla presa in carico degli anziani nelle strutture residenziali.
PAOLUCCI: “RISULTATO STRAORDINARIO, TROPPO SPESSO INCOMPRESI”
“Si tratta di un risultato straordinario che mi rende particolarmente orgoglioso – commenta in una nota Paolucci – vedere certificati, proprio dal ministero della Salute, i risultati positivi di un impegno gravoso e troppo spesso incompreso dai cittadini, mi dà la forza di andare avanti con coraggio sulla strada già intrapresa”.
Secondo l’assessore, “secondo la classifica internazionale stilata da Bloomberg  nel 2015, per quanto criticata, la sanità italiana è al terzo posto al mondo (prima tra i Paesi europei) per efficienza, per le aspettative di vita (quasi 83 anni in media) e per il costo pro capite del sistema sanitario”.
“Si tratta di un risultato che giunge sempre a sorpresa per l’opinione pubblica del nostro Paese, più abituata a sentir parlare di episodi di malasanità piuttosto che di buona sanità – sottolinea – Ovviamente, non mi siedo sugli allori per questo bel risultato, ma anzi, prendo spunto dalle criticità emerse nella monografia del ministero per mettere in atto interventi di programmazione sanitaria che possano almeno ridurle, se non eliminarle completamente”.

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