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Paloma Picasso arriva a Roma, e all’aeroporto le perdono i bagagli

A Fiumicino la disavventura della figlia del grande pittore. Oggi l’inaugurazione dell’antologica «Tra Cubismo e classicismo (1915-1925)» con Sergio Mattarella

Paloma Picasso, figlia di Pablo e Françoise Gilot a Roma col marito (LaPresse)Paloma Picasso, figlia di Pablo e Françoise Gilot a Roma col marito (LaPresse)
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Picasso, il genio e il talento. In tema d’arte (Novecento e non solo), quando scende in campo lui per gli altri non c’è quasi partita. Ma anche in tema di mondanità il richiamo del marchio-Picasso si mantiene ai vertici.

Cena al casino dell’Aurora di Palazzo Pallavicini

E infatti nel nome di Pablo non c’è solo l’imminente mostra alle Scuderie del Quirinale, che la mattina del 21 settembre sarà aperta dal Capo dello Stato Sergio Mattarella (poi inaugurazione alle ore 18 e festa all’Ex Dogana, apertura al pubblico dal 22 settembre); bensì anche un corollario di eventi deluxe, coma la cena di ieri sera nel Casino dell’Aurora di Palazzo Pallavicini, proprio di fronte alle Scuderie, affittato per l’occasione.

Paloma furiosa per lo smarrimento delle valigie

Ospiti nella straordinaria dimora barocca (tuttora residenza privata della famiglia Pallavicini, con tanto di affresco di Guido Reni nel Casino e collezioni di quadri da sindrome di Stendhal), una fetta di beau monde: a partire dalla co-curatrice della mostra, Maria-Annunciata, princess del Liechtenstein e nipote dell’attuale sovrano, fino a vari esponenti della stirpe picasside: Bernard in primis, nipote di Pablo (figlio del primogenito Paulo) e suo più «cospicuo» erede; Diana Widmaier Picasso, figlia di Maya (secondogenita di Pablo) e Paloma, un’altra dei quattro figli avuti dal grande artista, ieri disperata all’arrivo all’aeroporto di Roma di Fiumicino per la perdita dei bagagli, suoi e del marito. Tra gli altri ospiti della serata al Casino – preceduta da un concerto al pianoforte a Palazzo Barberini di fronte al gigantesco sipario dipinto da Picasso per il balletto Parade (l’opera, di diciassette metri di base, non entrava alle Scuderie) — anche gli ambasciatori di Spagna e Francia, Jesús Manuel Gracia Aldaze e Christian Masset, e numerosi tra prestatori e collezionisti, fra i quali il finanziere Nicolas Berggruen (fratello di Olivier, curatore della mostra romana) e Luziah Hennessy.

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