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Omicidio Jennifer, petizione contro sconti di pena a chi uccide

La madre e il fratello della 26enne ammazzata dal suo ex fidanzato chiedono di firmare in favore dell’ergastolo. Domenica i banchetti allo stadio
PESCARA. Una raccolta di firme per fare in modo che gli assassini non beneficino più di sconti di pena. La stanno portando avanti con grande determinazione, e domenica la faranno approdare anche allo stadio, Fabiola Bacci e Jonathan Sterlecchini, madre e fratello di Jennifer, la 26enne uccisa a coltellate dal suo ex fidanzato, Davide Troilo. Una morte assurda, quella di Jennifer, colpita più e più volte, in casa, dall’uomo che diceva di amarla e che non voleva lasciarla andare via, dopo la fine della relazione.
Il processo è appena cominciato, per Troilo, che ha chiesto il rito abbreviato. E pochi giorni fa c’è stato l’affidamento degli incarichi per le perizie sul suo stato di salute mentale al momento del delitto. Intanto, da quel 2 dicembre indimenticabile, i parenti e gli amici di Jennifer non si sono mai fermati e l’hanno ricordata con una grande manifestazione a piazza Salotto in occasione di quello che sarebbe stato il suo 27esimo compleanno, e poi con un memorial di pattinaggio artistico. Il Comune, poi, ha sistemato in piazza Salotto una mattonella con una dedica proprio per mantenere sempre acceso il ricordo della ragazza. E, in suo nome, Palazzo di città ha sistemato una panchina rossa al parco Calipari, vicino al vecchio ospedale, come simbolo contro la violenza sulle donne.
La battaglia degli Sterlecchini ora è incentrata su un altro obiettivo, cioè una petizione. E lo racconta bene uno spot che Fabiola e Jonathan hanno girato per Rete 8, mandato in onda negli ultimi giorni per promuovere la raccolta di firme. L’iniziativa è partita a fine maggio e, da allora ad oggi, sono state già raccolte 20mile firme. Ma il traguardo finale è più ambizioso. Si punta a 50mila firme. Un grande aiuto potrebbe arrivare dai tifosi che domenica raggiungeranno lo stadio per assistere alla partita Pescara-Cittadella.
Nell’appello a sottoscrivere la petizione, Fabiola e Jonathan raccontano brevemente Jennifer, che «aveva 26 anni, quando è morta, ed è stata uccisa con 17 coltellate. Era una ragazza normale, voleva vivere e amava la vita, aveva tanti progetti, amava sorridere. Nessuno e niente ci ridaranno indietro Jennifer ma vogliamo fortemente che qualcosa cambi», dicono i due. «Aiutaci anche tu, con la tua firma, a urlare giustizia, a dire no agli sconti di pena per gli assassini. Firma anche tu la petizione, contro lo sconto di pena per chi merita l’ergastolo», proseguono. E poi, mentre scorrono le immagini di altre vittime di omicidio, nello spot risuona la voce della madre di Jennifer. «Non uccidiamoli due volte», dice Fabiola.
L’appello viaggia anche su Facebook, su una pagina creata proprio per amplificare questa iniziativa. La pagina è “Insieme per Jennifer”.
Per chi volesse partecipare, l’appuntamento allo stadio, domenica, è a partire dalle 10.30, all’interno della struttura. I banchetti saranno posizionati in tutti i settori.

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