Omicidio Alatri, il ritratto della vittima: due esami alla laurea, la passione per il latino e una vita segnata dalla tragedia della madre
L’amico ricorda un aneddoto: «Una volta lo incontrai in piazzetta nel centro storico dove stava svolgendo il suo ruolo di vigilante per conto del Comune, che lo aveva inserito in un progetto di aiuto. Pioveva molto ma lui stava lì fiero sotto l’acqua con la sua casacca ufficiale. Gli chiesi se voleva un passaggio e che avrei, durante il percorso, fatto rifornimento di gas alla macchina. Mimmo mi corresse subito, spiegandomi che si trattava di GPL, Gas petrolio liquido e mi citò a memoria due interi capitoli di chimica organica. Ecco, questo era Mimmo per tutti noi che lo amavamo così com’era e che nel nostro piccolo lo aiutavamo».
Domenico, in cura presso il Centro di Igiene Mentale, era da diversi anni seguito sia dai Servizi Sociali del Comune. Ultimamente gli avevano anche proposto di ricoverarsi presso un centro per anziani, soluzione che l’uomo aveva rifiutato perché teneva moltissimo alla propria casa e alla propria indipendenza.