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Migranti fatti scendere dal bus, Tua si difende

Arriva lo sdegno da parte di Sinistra Italiana sulla vicenda dei ragazzi migranti fatti scendere dal bus Tua il sei ottobre scorso lungo il tragitto che da Teramo porta a Valle Castellana. «Riteniamo inaccettabile che nel solco del sentimento di reazione che emerge in questi tempi sul tema degli immigrati si aggiungano questi episodi discriminatori e lontani dai principi di uguaglianza e solidarietà scolpiti nella nostra Costituzione repubblicana» rendono noto Stefano Ciccantelli (segretario federale SI Teramo) e Daniele Licheri (segretario regionale SI Abruzzo). I due, dopo aver auspicato una verifica interna seria al fine di identificare le responsabilità, dichiarano di riservarsi «la possibilità di agire a livello istituzionale con i nostri rappresentanti nazionali e regionali». Oltretutto ritengono “debole” la risposta di Tua «che chiama in causa il problema del sovraffollamento della fascia oraria studentesca e anzi rilanciano su questo tema la necessità di un ampliamento delle corse e del trasporto pubblico». Difatti l’azienda di trasporto aveva già fatto sapere, a sua discolpa, che i sei migranti, dopo aver stipulato una convenzione con un centro di accoglienza, sarebbero dovuti essere su un altro bus, perché quello incriminato era pieno di studenti. «Nel contempo – spiega Tua Spa – cogliamo l’occasione per ribadire che il possesso di un valido titolo di viaggio dà diritto a chiunque di viaggiare su qualsiasi mezzo dell’azienda. Nessun dipendente può, dunque, autonomamente decidere di far scendere viaggiatori che rispettino tutte le condizioni previste dal titolo di viaggio e della legge»
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