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L'AQUILA: PREZIOSE PERGAMENE DEL TRECENTO RECUPERATE DAL MONASTERO DI SAN BASILIO

di Eleonora Marchini
L’AQUILA – Quasi 500 pergamene antiche, molte risalenti al XIV secolo, arrotolate e piegate: è solo una parte del tesoro documentale recuperato dall’archivio del monastero di clausura delle suore benedettine celestine di San Basilio all’Aquila.
Il convento, il più antico della città, si trova ancora in fase di profonda ristrutturazione dopo il terremoto del 2009 e ospita le ultime religiose rappresentanti dell’ordine monastico celestiniano.
“Le pergamene necessitano di restauro” spiega ad AbruzzoWeb Alessia Di Stefano, paleografa e archivista che si sta occupando di recuperare e catalogare gli archivi storici delle chiese di Sant’Amico, Santa Maria Paganica e San Basilio, appunto.
“Di notevole rilevanza per la storia cittadina, tra i documenti recuperati ci sono i brevi papali – svela – le lettere apostoliche per la concessione e conferma dell’indulgenza per quei fedeli che avessero visitato il sepolcro di San Germano, nella chiesa del monastero di San Basilio, durante il periodo della Perdonanza Celestiniana”.
“Molte pergamene riportano in calce le annotazioni di Antonio Ludovico Antinori, l’arcivescovo aquilano nato nel 1704 e autore degli Annali degli Abruzzi dalle origini al 1777 – aggiunge ancora – Dopo il restauro farò i regesti, cioè una sintesi dei contenuti e vedremo cosa verrà fuori”.
Documenti scritti che possono aggiungere tasselli importanti alla storia delle origini della Civitas aquilana dopo il 1266, anno della rifondazione angioina della città, distrutta nel 1259 da Manfredi di Svevia.
“Il fine di questo lavoro è quello di creare un sistema di ricerca archivistica del Quarto di Santa Maria di Paganica”, sottolinea, infine, la Di Stefano “e di mettere a disposizione del pubblico un enorme patrimonio documentale”.

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