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La Francia voterà contro il glifosato. E l’Italia? 01/09/2017 di triskel182

Ripresi i negoziati europei, si decide entro ottobre del rinnovo per altri 10 anni.

Secondo le anticipazioni del ministro dell’ecologia francese,  Francois Hulot, il governo Macron  voterà all’Ue contro il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato, il più diffuso degli erbicidi, sospettato di provocare tumori e di cui è certificata la dannosità sulla salute umana e ambientale. La Commissione Europea dovrebbe prendere una decisione definitiva entro i primi giorni di ottobre e i negoziati sono ripresi il 30 agosto a Bruxelles. Quindi, presto si deciderà sulla vendita e l’utilizzo del pericoloso erbicida per i prossimi 10 anni. Continua a leggere »

Le nuove linee guida dei ministeri per semplificare le procedure. Anche l’invio di una mail alla Asl sarà sufficiente.

NON SARÀ necessario avere una prenotazione con l’appuntamento già fissato. Per entrare a scuola basterà dimostrare che in qualche modo si è chiesto alla Asl di fare il vaccino. In qualche modo significa via mail, via raccomandata, posta ordinaria, telefono o se possibile via sito internet.

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Il caso.

I vincoli introdotti con la riforma per evitare il referendum hanno ridotto le prestazioni occasionali. Ora il rischio è il sommerso.

ROMA.
«La vendemmia anticipata la facciamo con amici e parenti: i nuovi voucher sono troppo complicati, non riusciamo a utilizzarli. Chi può, arriva addirittura a preferire i contratti a tempo determinato». Gli agricoltori della marca trevigiana sono in buona compagnia nel denunciare la burocratizzazione di uno strumento pensato in origine per lavori occasionali e veloci. Ma non è solo un problema procedurale. Pochi mesi fa, una legge fatta in quattro e quattr’otto per evitare il referendum anti-voucher della Cgil, ha trasformato i vecchi buoni-lavoro in contratti di prestazione occasionale, vincolati a un complicato intreccio di limiti e divieti, che impedisce alla maggior parte delle imprese di accedervi.

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Esistono dirigenti pubblici, presidenti di partecipate, di aziende controllate da amministrazioni pubbliche, che, essendo stati nominati dal Pd, devono rendere grazie. In che modo? Addirittura versando al partito una parte del proprio stipendio. Con una percentuale che varia di città in città, e attinge dall’unico bancomat che non rimane mai senza soldi: le tasse versate dai cittadini. Continua a leggere »

Contro le regole – Solo l’assemblea locale può evitare le primarie, ma non è mai stata convocata. E la Commissione di garanzia tace.

Il Partito democratico viola il suo stesso statuto pur di non ricandidare Rosario Crocetta. Qualcuno a Roma (ovvero Matteo Renzi) ha deciso che il governatore non sarà l’uomo del centrosinistra alle prossime elezioni Regionali in Sicilia. Impossibile, del resto, riproporre con lui l’alleanza con Angelino Alfano che tanto sta a cuore al segretario dem. Continua a leggere »

Il dato generale sui senza lavoro all’11,3%, per i giovani risale al 35,5%. Il precariato non è più la porta d’ingresso per la stabilità, ma la regola.

I piani del governo per l’occupazione sembrano, ancora una volta, non fare tesoro degli effetti che il susseguirsi di riforme ha provocato nel mondo del lavoro. Stando a dati pubblicati ieri dall’Istat, a luglio l’occupazione aumenta di 59 mila unità, tutti uomini e distribuiti piuttosto equamente tra dipendenti a termine e permanenti e occupati indipendenti. Il tasso di occupazione rimane al 58% (tra i più bassi della Ue) a segnalare la stagnazione del mercato del lavoro. Continua a leggere »

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