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L GRAN SASSO INVASO DA 2 MILA SUPERCAR: IL SUCCESSO DEL RADUNO DRIVE EXPERIENCE

L’invasione di auto del Drive Experience 2017

L’AQUILA – Oltre 4 mila persone, più di 2 mila automobili, 3 mesi di organizzazione, 3 posti d’onore, per altrettanti grandi nomi nel mondo delle auto sportive; e ancora, equipaggi da tutt’Italia, dal Lussemburgo, dalla Svizzera, dalla Germania, oltre un chilometro e mezzo di coda in autostrada, tra Ferrari, Porsche, Lamborghini, Alfa Romeo e tante altre supercar.
Questi i numeri del quarto raduno “Drive Experience Day”, organizzato dal pilota e videorecensore aquilano, ex collaboratore di AbruzzoWebDavide Cironi, nel piazzale Marco Simoncelli, a Fonte Cerreto (L’Aquila), lo stesso che ha fatto della sua passione un lavoro di successo, colmando un gap editoriale tutto italiano: “Produciamo auto senza eguali in Italia, ma non le sappiamo raccontare”, il suo mantra.
Un successo consolidato e accresciuto negli anni: si è passati dalle 300 persone del primo evento alle oltre 4 mila di quest’anno, tanto che non è stato possibile fare il consueto giro tra gli scorci del Gran Sasso, per problemi di viabilità.
“Non siamo riusciti a fare il giro, la polizia ci ha chiesto di non partire e restare nel piazzale per non causare il blocco del traffico – ammette l’organizzatore – Far spostare oltre 2 mila auto tutte insieme, sarebbe stato impossibile. Tra le 9 e le 11 il casello di Assergi della A24 ha registrato più di 1.900 macchine, tanto che, nel fare il punto sulla viabilità, l’emittente Rtl ha detto che il traffico era bloccato a causa di un importante evento automobilistico, con oltre un chilometro e mezzo di coda sull’autostrada! Il parcheggio straripava, c’è chi per venire ha dovuto lasciare l’auto lungo la strada per il Vasto, a oltre un chilometro e mezzo dal piazzale”.
Una risposta straordinaria da ogni parte d’Italia, ma anche dall’estero. “Gli equipaggi più lontani sono arrivati dalla Svizzeria, dalla Germania, dalla Sicilia e dal Lussemburgo con una Giulia Quadrifoglio, che l’anno scorso è stata la macchina ufficiale e safety car per questa quarta edizione – spiega – Avevamo provato a farci dare il piazzale dell’Aeroporto dell’Aquila per avere più spazio, perché ci aspettavamo molte più persone rispetto agli scorsi anni, ma non è stato possibile. Per la prossima edizione proveremo a organizzarci diversamente: l’assessore comunale allo Sport Alessandro Piccinini, è rimasto colpito dai numeri che riusciamo a spostare con eventi simili, vedremo per il 2018”.
L’evento è, da sempre, gratuito e quest’anno è stato messo in piedi anche grazie al sostegno degli sponsor, Sabelt e Hertz Audio e Drive Experience. “Per la quarta edizione abbiamo avuto anche il patrocinio del Comune, oltre agli sponsor, mentre nei tre anni passati no – aggiunge Cironi – È nato come evento gratuito e ci tengo che resti così anche per il futuro”.
Macchina ufficiale dell’evento 2017, una Lamborghini Huracan Performante, che il pilota aquilano ha testato per 5 giorni sulle strade di Campo Imperatore (L’Aquila).
Un biglietto da visita importante per il Gran Sasso e per l’intero territorio, che si presta particolarmente a questo tipo di turismo; il 9 luglio scorso, gli stessi paesaggi che hanno fatto da cornice al test drive di Cironi, hanno ospitato Matt Le Blanc, ex protagonista della serie Tv Friends, per una puntata di Top Gear, lo show televisivo internazionale tra i più noti in ambito di macchine e velocità.
Tre gli special guest di quest’anno, Loris Bicocchi, attualmente stimato il miglior collaudatore di supercar al mondo, l’uomo dei 400 all’ora, che ha lavorato fino a poco tempo fa con Bugatti, dopo aver fatto la storia della Lamborghini, creato la Pagani Zonda, tirato su le prime Koenigsegg e abbattuto innumerevoli record; Gian Luigi Picchi, noto pilota automobilistico italiano e campione europeo turismo con Alfa Romeo GTA nel 1971; Antonio Buttarazzi presidente Abarth Centro Italia, vincitore di 17 titoli italiani, 3 giri d’Italia ufficiali col gruppo Fiat Abarth ed oltre 1200 gare disputate in Italia ed Europa su pista, salita e rally, più di 100 vittorie a livello internazionale.
“Ho conosciuto Loris 2 anni e mezzo fa – ricorda Cironi – abbiamo legato molto e ora lavoriamo a tanti progetti insieme, stiamo anche scrivendo un libro. Insomma, lui per me è molto importante non solo sul lato professionale”.
Davide Cironi, 30 anni da compiere, è un esempio di come inseguendo i propri sogni, partendo da zero e senza alcuna spinta, si possa arrivare a raggiungere traguardi importanti. “Non ho memoria di come sia nata questa mia passione per le auto e i motori, probabilmente ci sono nato – spiega – Il mio non è stato un percorso già segnato, me lo sono dovuto costruire giorno dopo giorno, combattendo con il coltello tra i denti”.
Un percorso che, a soli 23 anni, lo ha portato a lavorare a Maranello, a scrivere un libro sulla Lamborghini Miura, che ha avuto un successo a livello mondiale, ma il giovane pilota non dimentica da dove è partito. “È iniziato tutto all’Aquila, ho solo seguito il mio grande amore, pensavo fosse importante scrivere in modo diverso delle grandi sportive”.
“Forse il mio merito è stato quello di far riscoprire la purezza di ciò che c’è dietro le macchine sportive, non solo i soldi e il marketing. A livello editoriale mancava questo: l’auto sportiva sta iniziando ad essere vista piu come macchina da sfoggiare che non come macchina da guidare per un amante delle prestazioni – conclude – Ho solo spiegato questo, andando a colmare una nicchia che in Italia era vuota”.

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