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IL CASO CORALLO continua: 2

IL CASO CORALLO continua: 2

Roma, si consegna re delle slot Francesco Corallo. Era latitante da maggio 2012

Giustizia & Impunità
L’uomo si trovava a Santo Domingo. Oltre un anno fa era stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano su presunti finanziamenti illeciti concessi dalla Bpm, quando era guidata da Massimo Ponzellini. E’ accusato di associazione per delinquere visto che il reato di corruzione, inizialmente contestato, è caduto dopo la remissione della querela da parte della banca

Si è costituito dopo oltre 14 mesi di latitanza Francesco Corallo, il cosiddetto ‘re delle slot machine’, destinatario nel maggio 2012 di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano su presunti finanziamenti illeciti concessi dalla Bpm, quando era guidata da Massimo Ponzellini.
Il 29 maggio 2012, infatti, Ponzellini era finito agli arresti domiciliari accusato, tra le altre cose, proprio di un finanziamento sospetto da circa 150 milioni di euro concesso alla società Atlantis/B-plus – attiva nel settore dei giochi d’azzardo e di cui era titolare Francesco Corallo – per comprare nuove slot machine, in cambio di una mazzetta da oltre un milione di euro girata all’ex presidente di Bpm e la promessa di 3,5 milioni di sterline.
Corallo, che deve rispondere anche di associazione per delinquere, è rimasto latitante per oltre un anno a Santo Domingo. Ieri, come riportano Corriere della Sera e Repubblica, il titolare di Atlantis si è consegnato alle forze dell’ordine all’aeroporto di Roma Ciampino, dopo essere atterrato con un volo privato.

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