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Ecco perché la Warner può cancellare Fausto Brizzi anche dal film in sala

Se il regista romano accetta, la casa di distribuzione è autorizzata a far uscire il suo cinepanettone senza il suo nome
Il 14 dicembre, data di uscita in sala di ‘Poveri ma ricchissimi’, è ancora lontano, ma la vicenda Fausto Brizzi sta sempre più assumendo connotati tipici delle sue commedie. Delle prime, quelle un po’ pecoreccie con De Sica e Boldi cinepanettonari doc. Accuse a raffica di molestie presunte da parte di ragazze (quasi tutte anonime) che hanno fatto provini a casa del regista, accettando massaggi, baci e palpeggiamenti per provare scene di film – così dicono – che poi se ne vanno sconvolte perché si sentono molestate dal satanasso. La denuncia da parte di un giornalista delle Iene che per qualche settimana tiene tutti col fiato sospeso (anche se in pochi non avevano capito) prima di rivelare il nome del ‘porco’ che “ha rovinato per sempre la vita e i sogni di quelle ragazze”. Infine la censura della Warner e la ‘cancellazione’ di Fausto Brizzi.

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