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DELITTO DI SANTA MARIA DI LEUCA

Tenendo conto che Lucio (1) Ha prelevato Noemi alle 4:51 del 3 settembre per sparire con lei, (2) Lo ha fatto con la Fiat 500 di famiglia e con circospezione senza dare spiegazioni, (3) Si è diretto verso la pineta con sassi di Santa Maria di Leuca che è contemporaneamente  il luogo del delitto e il luogo dell’abbandono del corpo, ed anche luogo isolato dove è agevole fare sparire una persona dopo averla uccisa,  (4) Aveva chiare intenzioni aggressive e omicidiarie contro Noemi deducibili dalla sua rabbia, dal suo comportamento, dalle sue dichiarazioni agli inquirenti e di amore malato, e da molti indicatori del crimine, (5) Non si conoscono ancora le cause della morte, le lesioni sulla ragazza, le armi usate, l’orario della morte e i tempi di sopravvivenza della stessa, (6) Il tragitto Specchia-Santa Maria di Leuca è tale che avrebbe avuto tutto il tempo per ripensare alla sua decisione, tutto questo fa ritenere che si tratti di omicidio del tipo premeditato, previsto e stabilito perché fantasticato in una mente sicuramente disturbata e con pochi freni inibitori, un soggetto che ha deciso di uccidere per eliminare il grosso problema personale e famigliare.
Ora dobbiamo attendere gli esiti dell’autopsia (tempi, cause e armi del delitto), gli esiti delle indagini investigative, tecniche e scientifiche su qualunque tipo di traccia e qualunque tipo di testimonianza. Grande importanza avranno i risultati dell’analisi del tabulati telefonici di Noemi, di Lucio e dei loro genitori, per individuare e sistemizzare i movimenti, i posizionamenti e i tragitti di ognuno di loro, per poi collegarli, armonizzarli e coordinarli. Lo stesso dicasi per tutti i messaggi in WhatsApp, Facebook, SMS e le comunicazioni telefoniche. In questo modo si scopriranno i  comportamenti, gli stazionamenti, i tragitti di tutti, comprese interrelazioni, dinamiche e situazioni.

* Carmelo Lavorino, Criminologo Profiler – Direttore del CESCRIN (Centro Studi Investigazione Criminale)

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