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Campidoglio, revisori bocciano il bilancio consolidato. I cinquestelle li contestano e lo approvano

Il parere poche ore prima della discussione in Aula. Lemmetti: “Fanno politica, andiamo avanti”. La presidente Tiezzi: “Da noi solo giudizi tecnici”. In serata arriva l’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina.

L’organismo di revisione economica e finanziaria ha bocciato il bilancio consolidatodella giunta pentastellata. L’Oref nelle conclusioni della sua relazione non ritiene che “le risultanze esposte nel bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo amministrazione pubblica di Roma Capitale ed esprime parere non favorevole all’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2016”. I revisori invitano l’ente ad “adottare i provvedimenti di competenza potenziando le strutture preposte al controllo e alla verifica dei rapporti con le società partecipate”.
Durissima la reazione del neo assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, che in un post su Facebook scrive: “Approveremo il bilancio consolidato. Oref fa politica. La nostra amministrazione approverà il Bilancio consolidato 2016 di Roma Capitale. E non si farà fermare da chi approfitta del suo ruolo tecnico per esprimere giudizi politici che non gli competono. Giunta e maggioranza M5S andranno avanti compatti nel dare via libera al Bilancio consolidato entro la scadenza di legge del 30 settembre anche se l’Oref, l’organismo di revisione economico-finanziaria del Campidoglio, ha espresso un parere negativo nei confronti del documento”. E come annunciato da Lemmetti, in serata l’Assemblea Capitolina, tra gli applausi dei consiglieri 5S, ha dato il via libera al bilancio consolidato con 27 voti favorevoli e 5 contrari su 32 votanti
Quello dell’Oref, aveva aggiunto in precedenza l’assessore, è “un parere non richiesto, visto che la normativa prevede che sul consolidato i revisori rilascino solo una relazione. Ancora una volta l’organo di revisione utilizza la valutazione di un documento contabile del Comune per ritagliarsi uno scampolo di protagonismo che esula dal suo ruolo istituzionale. Così come esula dai compiti dei revisori rilasciare interviste ai giornali su temi sensibili dell’amministrazione, cercando di dettare la linea sulle politiche di bilancio in spregio delle regole deontologiche della professione di revisore contabile. L’Oref esprime dunque pareri politici. Ma se i revisori vogliono fare politica devono candidarsi e ottenere il consenso dei cittadini. Altrimenti devono attenersi alla loro funzione e lasciare ai portavoce dei romani, legittimamente eletti, il compito di compiere le scelte per il futuro della Capitale”.

Quando Raggi attaccava Marino sul bilancio del Campidoglio

All’attacco dell’Oref anche il capogruppo M5s Paolo Ferrara che su Facebook scrive: “Secondo notizie stampa non smentite la presidente dell’Oref è indagata a Rieti per reati pesanti come la bancarotta fraudolenta. Non si vuole pensar male ma il sospetto che l’Oref approfitti del suo compito per fare politica è legittimo. Soprattutto perché per mesi abbiamo cercato di costruire un rapporto di corretta collaborazione istituzionale con l’Organismo di revisione”. “Se i membri dell’Oref hanno intenzione di fare politica sarebbe corretto che si dimettessero da un ruolo che invece deve essere necessariamente terzo”, attacca Laura Castelli, deputata M5s che, a proposito della presidente dell’organo, Federica Tiezzi, dice: “ci risulta che sia indagata per bancarotta fraudolenta, notizia rivelata dalla stampa e mai smentita”. Anche “un altro membro, Marco Raponi, risulta imputato sempre per bancarotta fraudolenta”. “Fatta salva la presunzione di innocenza farebbero bene a dimettersi” afferma.
“I reati di cui mi si accusa sono situazioni che verranno a breve chiarite e in cui mi ritrovo coinvolta senza alcun fondamento. Sono certa che verrà tutto chiarito a breve”, dice la presidente dell’Oref Federica Tiezzi. “Per quanto riguarda il fare politica, noi siamo professionisti iscritti in albi e svolgiamo un compito molto delicato per la salvaguardia della salute degli enti, pertanto il nostro giudizio è solo esclusivamente e sempre di natura tecnica e mai politica, altrimenti sarebbe snaturato il nostro ruolo. Esprimiamo giudizi solo sui numeri ed è un dato di fatto che la riconciliazione dei saldi nel consolidato sia da completare” Il parere negativo al testo del Campidoglio, da quanto si apprende, sarebbe arrivato in mattinata. A poche ore, quindi, dalla sua discussione: nel pomeriggio, infatti, il documento è finito sul tavolo dell’Assemblea capitolina visto l’obiettivo dell’amministrazione a Cinquestelle di approvarlo entro domani, 30 settembre. Il testo annovera anche i conti in rosso di Atac e anche il bilancio di Ama. “Questo bilancio ha funzione informativa e non ha influenza sui conti delle società, come riportano gli stessi revisori dell’Oref”, ha detto Marco Terranova, presidente della commissione capitolina Bilancio.
Lo scorso luglio, l’Oref aveva dato l’ok all’assestamento di bilancio ma con riserva. “Il fatto che molte partecipate abbiano bilanci non approvati e saldi reciproci non chiari rende l’equilibrio del Comune di Roma instabile, sfuggente al nostro controllo.
Immediata la reazione della consigliera capitolina Pd, Valeria Baglio, nel corso della seduta della commissione Bilancio in cui si è discusso il parere dell’organismo. “Noi oggi dovremmo affrontare la discussione del bilancio consolidato con il parere non favorevole dell’Oref – ha detto Baglio -. Nelle conclusioni leggo che i revisori non ritengono che le risultanze espresse nel bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale situazione economico-finanziaria del gruppo Roma Capitale. Ci dicono in pratica che la delibera non fa una fotografia corretta dello stato del Campidoglio e delle società partecipate. Non si può andare in Aula così, spero che la discussione venga rinviata e si dia ai consiglieri il tempo di studiare il parere dell’Oref”. “Il fatto che non ci fossero tutti i bilanci delle società partecipate era un quesito che avevamo posto” ha concluso. “Quello dell’Oref è un parere non vincolante e come maggioranza potete legittimamente ignorarlo, ma sarebbe un errore grave: è più serio ripercorrere la strada percorsa a dicembre lavorando per ottenere il parere favorevole dell’Oref. Non la riducete a un fatto marginale, se serve qualche ora di lavoro per modificare quelle conclusioni così preoccupanti sulla situazione finanziaria di Roma, suggerirei sul piano politico di farlo: ignorarlo sarebbe un grave errore”, ha detto il consigliere di Sinistra per Roma, Stefano Fassina, nel corso della seduta odierna della commissione Bilancio dove è stato illustrato il parere non favorevole dell’Oref sul consolidato di bilancio.

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