EXITO STYLE

Calenda allo scontro con Renzi: "Abolire il canone Rai? Spero di no, sarebbe una presa in giro"

Il ministro dello Sviluppo economico interviene su Twitter in merito alla proposta del Pd. Usigrai: “Il segretario dem vuole abolire una sua riforma

ROMA – “Spero che l’idea di abolire il canone Rai sostituendolo con un finanziamento dello Stato non sia la proposta del Pd per la campagna elettorale come riportato da Repubblica. I soldi dello Stato sono i soldi dei cittadini e dunque sarebbe solo una partita (presa) di (in) giro”. Lo scrive su Twitter il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in merito a quanto è uscito oggi su La Repubblica.
Nell’articolo si legge infatti che il segretario del Pd Matteo Renzi avrebbe annunciato di voler proporre nella prossima direzione del partito l’abolizione del canone Rai, dal momento che viene considerato una “brutta tassa”. Tassa che, lo ricordiamo, lui stesso ha riformato quando era premier inserendola nella bolletta della luce.
L’annuncio sarebbe stato fatto dal segretario dei Democratici nel corso di un vertice ristretto con alcuni suoi fedelissimi. Renzi, oltre a cancellare la “tassa sulla tv”, punterebbe anche a modificare i tetti pubblicitari.
Sul tema interviene anche anche l’Usigrai: “E puntuale come un orologio svizzero parte la campagna elettorale e arriva l’attacco alla Rai”. Il sindacato dei giornalisti Rai parla di “un copione che si ripete da anni. Segnaliamo che laddove si è abolito il canone, il Servizio Pubblico è stato fortemente ridimensionato. A tutto vantaggio dei privati. Se questo è l’obiettivo basta dichiararlo apertamente”.
“Del resto – continua l’Usigrai – è curioso che prima si mette il canone in bolletta e poi si propone di abolirlo. Vuol dire non avere idee”. E conclude: “Ci aspettiamo una dura presa di posizione pubblica da parte dei vertici Rai.  A difesa dell’autonomia e del futuro dell’azienda”.

POST A COMMENT