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Bari calcio, scaduti i termini: 11 le cordate in corsa per il club. De Laurentiis è il favorito

Verso una clamorosa svolta con un asse con il Napoli. Tra le candidature potrebbero esserci anche quelle di Lotito, Ferrero e Preziosi. La commissione già al lavoro


Il tempo è scaduto: sono 11 le cordate in corsa per il Bari calcio. Tra queste c’è quella di Aurelio De Laurentiis che è in pole positon per l’acquisto del club. Tra i big del calcio piombati in picchiata sul club biancorosso, sarebbe il patron del Napoli quello che più degli altri avrebbe convinto il sindaco Antonio Decaro. Il progetto calcistico sarebbe importante, ma ancora di più è la suggestione di un vero e proprio polo del Sud che nasce intorno ad un pallone. Anche per questo il sindaco ha deciso di bruciare i tempi, convocando alle 12,30 la commissione che è al lavoro per dare il parere per la cessione del titolo sportivo.
“Lavoreremo interrottamente – ha detto Decaro – finché individueremo il proponente che avrà dimostrato maggiore solidità economica e il miglior progetto dal punto di vista sportivo. La commissione farà solo un’istruttoria, la responsabilità delle scelta, così come previsto dalle norme della Figc, è in capo al sindaco ma mi farò aiutare da un gruppo di lavoro, esperti in bilanci, impianti sportivi e gestione di attività sportive”. “I criteri che saranno presi in considerazione – ha concluso – sono il business plan e il progetto sportivo triennale che deve coinvolgere la città attraverso i giovani e le donne”.
De Laurentiis è tutt’altro che spaventato dall’idea di ripartire dalla D, visto che a Bari le premesse sono le stesse di quanto rilanciò il Napoli, a quei tempi fallito e piombato in C/1, ma oggi tra i club più apprezzati d’Europa, come dimostra il recente sì di Carlo Ancelotti. Sulle tracce del Bari, oltre a De Laurentiis ci sono altri padroni del calcio italiano, a cominciare da Claudio Lotito, presidente della Lazio. In corsa anche Enrico Preziosi del Genoa,  mentre Urbano Cairo, presidente del Torino, ha già assicurato supporto tecnico alla cordata degli imprenditori baresi.
Nella sola giornata di lunedì 30 luglio, hanno visto la luce l’Asd Bari Calcio dell’imprenditore tarantino Luigi Blasi e la Bari Calcio Academy, rappresentata dall’avvocata Francesca Ferri, della quale si parlò molto qualche tempo fa per una turbolenta vicenda che riguardava il Comune di Valenzano, dove rivestiva il ruolo di vicesindaco.
Poche notizie su quest’ultima cordata, composta da alcuni imprenditori locali e che sarebbe disposta a mettere subito sul piatto 3milioni di euro. Non ci sono misteri invece sul progetto di Luigi Blasi, già nel passato patron del Taranto e ora fortemente interessato al Bari.
“Non sono qui per speculare economicamente, ma solo con intenti sportivi. Il mio unico obiettivo è riportare questa squadra sui palcoscenici dove merita. Il calcio è passione, non speculazione”. Blasi ha anche manifestato interesse per il restyling dello stadio, “perché il San Nicola è la casa del Bari”. Per due nuovi soggetti interessati al Bari, uno che si è sfilato, quello composto dal tandem che vedeva protagonisti l’imprenditore barese Ferdinando Napoli ed Andrea Radrizzani, presidente del Leeds.
Proprio quest’ultimo non se l’è sentita di partecipare all’iniziativa volta alla rifondazione del Bari, forse perché preoccupato dall’impatto che questo impegno avrebbe avuto sui tifosi del club inglese. “Sì, il partner Radrizzani ha scelto di non impegnarsi nel progetto”, sono state le parole di Napoli. “Resto a disposizione per future intraprese in nome della mia passione per il Bari”. Ieri intanto riunione della cordata composta da otto imprenditori baresi, che avrebbe condiviso il progetto da consegnare al sindaco Decaro.
La società, partita con un capitale di 640mila euro, è pronta a raddoppiare l’investimento in caso di assegnazione del titolo sportivo. Il contatto con Cairo, segnala un certo fermento, per non farsi trovare impreparati in vista dei primi impegni ufficiali: il 19 agosto il debutto in Coppa Italia e il 2 settembre quello in campionato. Molto attivi anche gli altri “due Bari”, quelli che fanno capo all’imprenditore barese Nicola Canonico ed il gruppo rappresentato da Fulvio Monachesi.
Di Paola lascia il Consiglio comunale: “Impegnato nel progetto per il Bari calcio, scelta di correttezza”

Intanto Mimmo Di Paola, consigliere comunale e candidato sindaco nel 2014, ha annunciato la sua decisione di lasciare il consiglio comunale.
Di Paola, infatti, fa parte della cordata di imprenditori baresi scesi in campo per il salvataggio del Bari calcio. Di qui dunque la scelta di lasciare l’incarico: “Considerato – ha spiegato l’ex manager di Adp – che il gruppo di imprenditori baresi, di cui mi onoro di fare parte, si accinge a formalizzare la propria proposta per fronteggiare una crisi sportiva e cittadina senza precedenti, non ritengo corretto stare dalla parte di chi propone un progetto e, in qualche modo, anche dalla parte di chi lo riceve”. Le ragioni alla base delle dimissioni sono state spiegate in una lettera inviata al presidente del Consiglio comunale, Michelangelo Cavone.

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