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Bari calcio, il cda prende altro tempo ma per i revisori il piano di Giancaspro è carente

La linea di confine è il 12 luglio, quando la Federcalcio stabilirà chi ha i requisiti necessari per restare nel calcio professionistico. Atteso l’arrivo del nuovo tecnico Mauro Zironelli Quello del Bari sembra un calvario senza fine. Il consiglio di amministrazione di ieri, che sembrava già da tempi supplementari, ha prodotto una fumata grigia ed un rinvio ad oggi, ancora a Roma alle ore 16,30, della decisione relativa al piano di ricapitalizzazione presentato dal socio di maggioranza, Cosmo Giancaspro, che sta cercando di cedere un suo credito per fare fronte almeno parzialmente all’esborso di 4,6 milioni di euro per consentire al Bari di rimettere i conti a posto e di iscriversi al prossimo campionato di B.
La linea di confine è il 12 luglio, quando la Federcalcio stabilirà chi ha i requisiti necessari per restare nel calcio professionistico. Il piano di ricapitalizzazione presentato ieri da Giancaspro è stato considerato dal Collegio dei sindaci carente sotto il profilo documentale.
Tutto da verificare se in queste ore il presidente del club biancorosso sia riuscito a colmare queste lacune. Se così non fosse, il Bari resterebbe appeso ad un filo per 48 ore, il termine entro il quale o il socio minoritario Gianluca Paparesta o soggetti terzi potrebbero ancora intervenire per salvare la società dal fallimento, che farebbe sprofondare il Bari tra i dilettanti.
Oggi, nel giorno d’inizio delle visite mediche in vista del ritiro, è atteso in città il nuovo tecnico Mauro Zironelli. Chissà se coronerà il sogno di sedersi sulla panchina biancorossa. Ben che gli vada, farà una B in salita, visto che per una serie di inadempienze, il Bari partirebbe con dei punti di penalizzazione.

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