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Bari calcio, Giancaspro diserta l'incontro con imprenditori interessati alla società

Il sindaco Antonio Decaro, a poche ore dalla scadenza dei termini per l’iscrizione al campionato di serie B, aveva invitato il patron in Comune con i due imprenditori Andrea Radrizzani e Ferdinando Napoli
Cosmo Giancaspro non parteciperà all’incontro cui è stato invitato questa mattina alle 10 dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, per definire i dettagli dell’operazione di ricapitalizzazione del Bari calcio dopo la disponibilità ottenuta da due imprenditori a investire nel salvataggio del club che rischia l’esclusione dal campionato. E’ stato lo stesso presidente della società a comunicarlo attorno a mezzanotte con una lettera pubblicata anche sul sito del club.
“Sono da sabato – scrive Giancaspro – tra Roma Bologna e Milano per mettere a posto tutto il carteggio da presentare in FIGC entro domani (oggi, ndr) alle 19 ai fini del reclamo per l’iscrizione della F.C Bari”. I due imprenditori impegnati nel salvataggio della squadra – che deve avvenire entro oggi per consentire l’iscrizione al campionato – sono Andrea Radrizzani proprietario del Leeds United e Ferdinando Napoli per Edilportale.

Nella nota Giancaspro specifica anche di aver invitato Napoli a Roma “per discutere i dettagli di un’ipotetica operazione” e poi precisa nel dettaglio modalità e tempi della ricapitalizzazione annunciando anche che si sta predisponendo il ricorso alla Covisoc per iscrivere il club alla serie cadetta. “Messa in sicurezza la società per il campionato – prosegue – darò ampie spiegazioni a chi ha scritto e detto montagne di falsità e buttato fango su di me e sulla società, cosa che sicuramente non ha aiutato investitori qualificati, atteso che da quando sono presidente nessuna offerta o lettera d’intenti mi è stata mai sottoposta”.
“Dopo aver investito oltre 16 milioni di euro, garantito personalmente linee di credito bancarie ed assicurative per oltre 4 milioni di euro – afferma ancora – dico che chi ha gli attributi smetta di fare chiacchiere e rischi 3 milioni di euro per avere la maggioranza o totalità del club nel quale sono stati investiti soldi veri ed effettuato un risanamento a partire dal parco calciatori di proprietà”.
Poi conclude “amo il Bari più di prima e sono disposto a perdere tutto quello che ho investito, lo devo alla nostra maglia e ai tifosi che mi vogliono bene e sono tanti, sono quelli che non vanno in tv e non si fanno intervistare… come lo ero io prima del 21 giugno 2016 e spero di ritornare a farlo presto”.

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