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Aprilia, automobilisti a tutta velocità sulla Pontina:

solo nell’ultimo mese 1200 multe Molti sono stati sorpresi a viaggiare tra i 140 e i 160 km/h. A violare i limiti anche conducenti dei bus pubblici

  • Un furgone ha travolto – guidando per 600 metri sulla rambla, nel centro di Barcellona – le persone che passeggiavano, alle 16.45 del 17 agosto 2017.
    • Il conducente, un uomo di circa 20 anni con una camicia bianca a righe blu, è sceso dal furgone ed è scappato a piedi.
  • Un secondo attacco, collegato al primo, è avvenuto nella città di Cambrils, circa 100 km a sud di Barcellona, intorno alla mezzanotte del 17 agosto.
    • Cinque attentatori a bordo di un’Audi A3 si sono lanciati contro la folla: la polizia ha intercettato il veicolo e poi ha sparato, uccidendoli.
  • Si è trattato di due attentati terroristici di matrice jihadista condotti dalla stessa cellula
  • Lo Stato Islamico (Isis) ha rivendicato l’attacco.
  • Il bilancio ufficiale – diffuso dalle autorità catalane – parla di 13 morti e 86 feriti sulla Rambla e 1 morto e 6 feriti a Cambrils
  • A loro si aggiunge una 15esima vittima, Pau Pérez Villan, accoltellato da un terrorista in fuga per rubargli l’auto.
  • Tre italiani tra i morti a Barcellona: Bruno GulottaLuca Russo e Carmen Lopardo, che aveva anche il passaporto argentino.
  • L’ambasciatore ha comunicato che 3 italiani sono feriti non gravi.
  • Le nazionalità note delle persone coinvolte sono 35
  • I due attentati sono collegati a un’esplosione avvenuta il giorno prima, il 16 agosto, ad Alcanar: un appartamento in cui erano conservate molte bombole di gas – si ipotizza che la cellula volesse farle detonare a Barcellona – è esploso, uccidendo due persone al suo interno e ferendo una terza persona presente in casa e alcuni vicini.

GLI ATTENTATORI

  • Secondo le indagini, la cellula era composta da 12 persone.
  • L’uomo che ha guidato il furgone a Barcellona è ancora ricercato. È riuscito a sfuggire a un posto di blocco dopo aver rubato un’auto e assassinato il proprietario. La sua identità non è sicura, ma quasi sicuramente è Younes Abouyaaqoub, 20 anni.
  • Quattro uomini sono stati arrestati.
    • Uno è marocchino, si chiama Driss Oukabir, 28 anni, ed è stato arrestato a Ripoll: è il titolare dei documenti con cui è stato affittato il furgone usato sulla Rambla e forse il proprietario dell’auto usata a Cambrils.
    • Mohamed Houli Chemlal, 20 anni, è spagnolo e viene dall’enclave di Melilla: è stato arrestato mercoledì ad Alcanar dopo l’esplosione in cui è rimasto ferito. E’ il terrorista che sta collaborando e che ha tra l’altro permesso di ricostruire la presenza nel gruppo dell’imam Baki Essadi.
    • Il terzo viene da Ceuta – enclave spagnola in Marocco – ed è stato fermato a Cambrils: si chiama Mohamed Aallaa, 27 anni.
    • Un quarto sospetto, un conoscentre degli Oukabir, è stato arrestato a Ripoll, 24 ore dopo l’attentato. Si chiama Sahal El Karib, 34 anni.
  • Cinque terroristi sono stati uccisi, a Cambrils: Moussa Oukabir, 17 anni, Said Aallaa, 19 anni, Mohamed Hychami, 24 anni, suo fratello minore Omar Hychami, e Houssaine Abouyaaqoub.
  • Due terroristi sarebbero morti nell’esplosione dell’appartamento di Alcanar. Uno sarebbe Abdel Baki Essati, imam di Ripoll che avrebbe radicalizzato gli altri giovani. L’altro potrebbe essere Youssef Aallaa.
  • La sorte di Abdel Baki Essati e di Youssef Aallaa è ancora incerta: se non sono le due vittime di Alcanar potrebbero essere ancora in fuga e la cellula potrebbe essere composta quindi da 14 e non da 12 uomini.

 
 

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