Ipotesi cento milioni in più per il territorio, il piano per far digerire la Tav alla Val Susa
Un gruppo di sindaci e assessori in un corteo No Tav
Un grande progetto di riqualificazione in cambio del tunnel: la strada per uscire dall’impasse tra M5s e Lega
È dunque immaginabile che nelle prossime settimane, come aveva dichiarato lo stesso Toninelli inaugurando il Salone dell’auto di parco Valentino, si possa prendere una decisione sul da farsi. L’ipotesi di un aumento delle compensazioni da spendere nel grande progetto di riqualificazione del territorio è solo una delle possibilità anche se non è facilissima da percorrere. Perché i Comuni direttamente interessati dall’opera sono pochissimi e il principale impatto del progetto sulla valle è un cantiere sotto i piloni di un viadotto autostradale. Non un granché.
Quale altro scalpo si potrebbe dunque offrire al popolo grillino? Le ipotesi allo studio, in modo riservato, sono diverse. Escluso ogni intervento sul tunnel di base: per bloccare i lavori ci vorrebbero anni. Bisognerebbe uscire dai trattati internazionali e trovare in Parlamento una maggioranza (che oggi non c’è) che voti una legge per lo stop al supertreno. Forse l’unica parte da eliminare nel progetto nella parte internazionale potrebbe essere la costruzione della nuova stazione di Susa. Un risparmio di circa 100 milioni che i Cinque stelle potrebbero esporre come trofeo. Anche se sposterebbe il traffico di interscambio da Susa a Bussoleno, cioè da un comune grillino ad uno a guida Pd.