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Filippo Menelli molte fiere d’arte italiane hanno dovuto rivedere i propri piani a causa della pandemia da Coronavirus

Se molte delle fiere d’arte italiane hanno dovuto rivedere i propri piani a causa della pandemia da Coronavirus (il Salone del Mobile, dopo il primo rinvio da aprile a giugno, è stato definitivamente annullato, mentre miart e MIA Photo Fair a Milano sono stati posticipati a settembre e ArtVerona a dicembre), Roma Arte in Nuvola ha dovuto addirittura rinviare l’inaugurazione della sua prima edizione. La fiera d’arte moderna e contemporanea diretta da Alessandro Nicosia avrebbe dovuto aprire le proprie porte al pubblico dal 14 al 17 maggio 2020, nei suggestivi e iconici spazi del centro congressi Nuvola di Massimiliano Fuksas, nel quartiere EUR. Rispetto alle altre fiere che hanno prediletto la stagione autunnale per lo svolgimento delle proprie attività, Arte in Nuvola si svolgerà dal 25 al 28 febbraio 2021: “tale data è stata scelta di concerto con numerosi galleristi e addetti del settore onde evitare l’accavallarsi con altre importanti fiere d’arte moderna e contemporanea”, si legge sulla homepage del sito della fiera. Una scelta senza dubbio condivisibile, considerato il gran numero di appuntamenti in programma dopo l’estate – in Italia e nel mondo – a causa dei tanti rinvii delle ultime settimane.

ARTE IN NUVOLA. LA FIERA CHE MANCAVA NELLA CAPITALE

Roma Arte in Nuvola nasce dalla volontà dall’imprenditore culturale Alessandro Nicosia, con l’obiettivo di colmare il grave vuoti di proposta nella Capitale per quanto concerne le fiere d’arte. Come vi abbiamo già raccontato in questo articolo, la fiera sarà orientata sul moderno, con una sezione dedicata al contemporaneo. Del comitato scientifico della fiera fanno parte il direttore artistico Kosme de BarañanoAdriana Polveroni – reduce dall’esperienza di un’altra fiera: ArtVerona – Valentina Ciarallo, storica collaboratrice di Nicosia. “La fiera vuole essere un laboratorio di coesistenza di diversi linguaggi e realtà (gallerie, fondazioni, istituzioni) in grado di dare voce a esigenze a volte poco corrisposte del sistema dell’arte, favorendo legami con la compagine internazionale, muovendosi sulle linee di confine di differenti codici artistici e coinvolgendone tutte le parti in gioco per offrire al pubblico un mosaico compiuto dello stato attuale dell’arte delle sue prospettive”, si legge nella mission della fiera. Ma per scoprire se Arte in Nuvola riuscirà a dare nuova linfa al mondo artistico romano dobbiamo attendere il prossimo anno.

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