Ponte Morandi, stralli da sostituire, ritardo di 10 mesi
Intanto, la Procura si appresta a chiedere una perizia che escluda tutte le concause che possano limitare le responsabilità di Autostrade
Tra le delibere, le mail, la corrispondenza cartacea e i documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza nelle sedi di Roma, Firenze e Genova di Autostrade per l’Italia ce ne sono alcuni considerati di particolare importanza dalla Procura della Repubblica. Sono quelli riferiti alla tempistica ricostruita dai militari del Primo Gruppo ( guidati dal colonnello Ivan Bixio) e che fa da contraltare ad un’opera considerata “critica”. E sorprendono i 10 mesi impiegati per ottenere il via libera da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tanto, infatti, è il tempo intercorso tra l’ottobre 2018, quando Autostrade chiede l’autorizzazione, e lo scorso 11 giugno, nel momento in cui la Direzione Vigilanza sulle Concessioni Stradali del dicastero guidato da Danilo Toninelli finalmente si decide a firmare il decreto autorizzativo al progetto esecutivo e all’inizio dei lavori sul Ponte Morandi.