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Ostia, notte di messe nere in pineta Rubato il mosaico della Villa di Plinio

Tracce di altari e di pratiche esoteriche nell’area vietata. Rubati pezzi di mosaici nel verde di Castel Fusano. Le cerimonie in occasione dell’equinozio di autunno: trovati cataste di legno e fogli votivi con richieste di aiuto e prestazioni magiche

Sassi allineati con fogli votivi incastrati fra le pietre (foto V. Costantini)
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Nella pineta proibita di Ostia si celebrano riti occulti e misteriosi. Piccoli altari di legna, file di pietre con fogli votivi e scritte impresse nella terra, sono i resti delle pratiche esoteriche rinvenuti tra gli alberi della Villa di Plinio, suggestivo sito archeologico custodito nel verde di Castel Fusano. Il fuoco che ha devastato a luglio il parco romano – in parte ancora vietato ai cittadini – non sembra fermare sette e spiritisti. Già in estate le prime scoperte da parte dei volontari della protezione civile: da sempre, del resto, la Pineta è meta di incontri satanisti e messe nere, perché considerata luogo magico e sovrannaturale.

Lo scorso venerdì notte, in coincidenza con l’equinozio di autunno, l’immancabile «visita» degli amanti del paranormale: la data sarebbe propiziatoria per invocazioni e rituali. A ridosso della Villa sono comparsi diversi segni del passaggio dei presunti occultisti. Inutili ovviamente recinzioni (tutte divelte) o divieti, anche in pieno giorno lo splendido sito è visitato da famigliole e sportivi. In una delle stanze di quella che fu la casa sul mare di Plinio il giovane (chiamata Villa della Palombara), si notavano tre cataste di legno a formare gli altari per le cerimonie. Lungo il muretto perimetrale della Villa, le pietre allineate che custodivano fogli votivi, poi volati via ma visionati dai volontari: avevano impressi passaggi biblici, come richieste di aiuto o prestazioni magiche.

Un rituale, dicono i testi esoterici, utile come «tecnica di sigillo» per il voto alla divinità. Cerimonie tipiche di culti pagani o di sedicenti maghe, più che di sette sataniche. Ritrovati anche rami segnati da quello che dovrebbe somigliare a sangue, in realtà semplice vernice rossa. Forse resti di finti sacrifici. Nella Villa violata e incustodita non mancano nemmeno i furti: rubato il mosaico secolare all’ingresso. Rubato pezzo per pezzo e solo nelle ultime settimane.

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