EXITO STYLE

Elezioni Ostia, Casapound decisiva per il ballottaggio. E già si proietta verso il Parlamento

Elezioni Ostia, Casapound decisiva per il ballottaggio. E già si proietta verso il Parlamento

La formazione di estrema destra alle elezioni nel X Municipio di Roma ha quadruplicato i voti rispetto alle comunali dell’anno scorso. Di Stefano: “Vittoria senza precedenti”. De Luca: “Dal Pd nessuna indicazione di voto”

A Ostia abbiamo ottenuto una vittoria senza precedenti che ci proietta diritti in Parlamento, la soglia del 3% è alla nostra portata e noi siamo pronti a cogliere questa opportunità”. L’esultanza del vicepresidente di CasaPound Simone Di Stefano, leader della formazione di estrema destra che alle elezioni in X Municipio ha quadruplicato i voti rispetto alle comunali dell’anno scorso, racconta alla perfezione qual era la vera posta in gioco per l’organizzazione neofascista: lanciare l’assalto, attraverso il litorale romano, alle massime istituzioni nazionali. CasaPound “con Luca Marsella ha superato il 9% delle preferenze”, ha scandito Di Stefano, “piazzandosi quarta forza in campo dopo M5S, centrodestra e Pd, e arrivando a toccare punte anche del 20% nei quartieri popolari, da tempo abbandonati dalla politica di tutti gli schieramenti”.
Un risultato che in vista del prossimo ballottaggio – complice la distanza ravvicinata fra la candidata grillina Giuliana Di Pillo e quella del centrodestra Monica Picca, separate da  appena 3,5 punti – trasforma CasaPound nell’ago della bilancia. E sebbene le dichiarazioni della vigilia abbiano già escluso qualsiasi tipo di accordo o alleanza per il dopo, sottobanco le trattative sarebbero già cominciate. Partendo dallo slogan “prima gli italiani” e da un programma fondato su lotta al degrado, chiusura dei centri di accoglienza e  mercatini rom abusivi, che appaiono parecchio in sintonia con quelli di Meloni e Salvini. Anche a dispetto delle dichiarazioni pubbliche della sfidante di FdI, che ha subito precisato: “Per il secondo turno faremo un appello ai cittadini, non ai partiti”.
Una tattica che non turba affatto i “neri” di Ostia, decisi a far pesare il loro bottino. “Dalle ultime comunali, quando arrivammo di poco sotto al 2%, i voti si sono moltiplicati. CasaPound sta crescendo a ritmi sostenuti, e la sfida alla vecchia politica è lanciata”, conclude il vicepresidente: “In X Municipio entreranno dei combattenti che faranno la differenza, perché  sapranno stare in prima linea per difendere i diritti dei romani. E lo stesso sapremo fare in Parlamento”. La sfida, nel quadrante sud-ovest di Roma, è aperta. E riguarda soprattutto la destra. Al M5S, costretto a fare da spettatore, non resta che sperare nella rissa fra gli eredi del Ventennio.
Per

quanto riguarda il Pd, il candidato dem Athos De Luca ha già chiarito che non ci saranno indicazioni di voto per il ballottaggio “perché è giusto che ciascuno voti come ritiene più opportuno”. “Lasciamo agli elettori la libertà di votare quello che vogliono – ha detto – Non è un invito all’astensione. Se vogliono votare la destra voteranno la destra, se vogliono votare i Cinque Stelle voteranno i Cinque Stelle”.

POST A COMMENT

Exit mobile version