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Caro ciclista, adotta una rastrelliera

A Firenze un giro in bici può trasformarsi in un’odissea. Lo sanno bene le centinaia di persone che ogni giorno usano questo mezzo per spostarsi in città. E non si tratta solo della carenza di piste ciclabili. Perché il problema più grande si palesa al momento del parcheggio: lasciare in strada la propria due ruote a Firenze è spesso un’impresa. Trovare una rastrelliera pratica o non occupata da rottami abbandonati è difficile. Senza contare che spesso sono proprio rotte: vecchie e arrugginite, con pezzi mancanti. In alcune zone, specie in centro, i posti disponibili sono troppo pochi rispetto ai mezzi in circolazione. Ma di fronte alle difficoltà in tanti continuano a credere nella bicicletta come strumento di mobilità alternativa ed ecologica. E perché no, anche economica. E a sfrecciare per l’Oltrarno, le Cure e i lungarni.

Per questo Repubblica Firenze ha deciso di salire in sella alla bici insieme ai lettori. Parte oggi “Adotta una rastrelliera”: la nuova campagna social durante la quale, con il vostro aiuto, verificheremo le condizioni delle rastrelliere in città. Ognuno si scelga la sua preferita. Quella a cui non riesce mai a legare la bici. Quella sotto casa o sotto l’ufficio che lo indigna di più. Quella arrugginita, che andrebbe sostituita. O quella impegnata da scheletri di telai che un tempo erano bici. Pedalata dopo pedalata, costruiremo con le vostre foto un archivio sul sito di Repubblica Firenze. Insieme cercheremo di sensibilizzare il Comune ad aumentare il numero di rastrelliere nelle zone in cui non ci sono o non sono abbastanza. A rimuovere, una volta per tutte, le carcasse di vecchie bici così da liberare gli spazi. Confidando nell’arrivo di rastrelliere più moderne e attente alle esigenze dei ciclisti.

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