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"Cari politici pugliesi, difendete la nostra legge sui vaccini dagli irresponsabili"

E’ tempo ormai di prendere posizione e di dire quali danni si potranno fare alle politiche vaccinali del nostro paese e anche a quelle della nostra regione con le scelte che si vanno compiendo sul tema delle vaccinazioni. Già avevamo espresso perplessità su Repubblica Bari di domenica scorsa sulla circolare del Ministro della Salute Grillo dello scorso 5 luglio che, in pratica, invece della certificazione comprovante l’avvenuta vaccinazione (o la documentazione per l’omissione) per poter far accedere i bambini tra 0 e 16 anni a scuola entro il 10 luglio, prevede che siano i genitori ad “autocertificare” l’avvenuta vaccinazione.
Ora arriva anche il decreto Milleproroghe e l’approvazione degli emendamenti delle senatrici Paola Taverna del M5S e Sonia Fregolent della Lega, già note per le loro “uscite” sui vaccini e la vicinanza ai movimenti freevaxx/novaxx. Con l’approvazione di tali emendamenti, in maniera a dir poco vergognosa, di fatto, si fa slittare l’applicazione della legge sull’obbligo al prossimo anno scolastico 2019-2020. Come dire, liberi tutti. E liberi anche i microrganismi patogeni che potranno continuare a lavorare indisturbati.

I due casi mortali di pertosse di qualche giorno fa ne sono l’esempio. E il Ministro Grillo? Muta. Neanche due righe sul suo profilo Fb. Silenzio assoluto su questo tema così fondamentale per la salute pubblica. Che lo dica chiaro questo governo che vuole abolire l’obbligo e lo faccia non ricorrendo a questi ignobili giochetti di prestigio. Come si fa a raggiungere coperture vaccinali adeguate su tutto il territorio nazionale e a fronteggiare una vasta epidemia di morbillo che nel 2017 ha causato circa 5000 casi e 4 decessi e nel 2018 già più di 2000 casi con altri 4 decessi?
Noi non siamo la Svezia e l’adesione consapevole alle vaccinazioni, da molti invocata, è ancora un miraggio per il nostro paese. E, ad ora, neanche uno spot da parte del servizio televisivo pubblico sull’importanza delle vaccinazioni. Ma la goccia che fa traboccare il vaso è che anche Legge Regionale sull’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari (LR 27/2018) varata poco meno di 2 mesi fa, a grande maggioranza in Consiglio Regionale, viene impugnata dinanzi alla Corte Costituzionale dal Consiglio dei Ministri per presunta violazione di alcuni articoli della costituzione.  Confidiamo nel buon senso della Corte Costituzionale e ricordiamo che anche in Emilia Romagna c’è una legge sull’obbligo vaccinale dei sanitari.
Quella legge ci poneva in una posizione avanzata come regione, in quanto sanciva come obiettivo prioritario la salvaguardia della salute dei pazienti e degli stessi operatori sanitari dal rischio di contrarre malattie infettive. Con la nostra salute e con quella dei bambini non si scherza. Perciò credo sia arrivato il momento che forze trasversali, uomini e donne di scienza e non solo, tutti coloro ai quali sta a cuore la tutela della salute collettiva, si facciano sentire. E il riferimento è anche a persone di grande sensibilità, interne a quelle forze politiche che stanno consumando questi scempi, come la Senatrice Elena Fattori o il Deputato alla Camera Giorgio Trizzino.
L’appello è rivolto anche a tutti i parlamentari della regione Puglia. Che si facciano sentire e difendano con forza le scelte e le politiche vaccinali della nostra regione. Un appello che non può non essere rivolto anche a tutti i Consiglieri Regionali che hanno fortemente voluto e votato quella stessa legge 27/2018 sull’obbligo vaccinale degli operatori sanitari che ora viene messa in discussione. La salute di tutti prima di tutto.

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