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Voti e favori sessuali in cambio di case: a Lecce si dimette consigliere comunale arrestato

Luca Pasqualini è ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della guardia di finanza che ha portato a 9 provvedimenti restrittivi: 48 le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, abuso d’ufficio e falso ideologico


LECCE – Luca Pasqualini, il politico di centrodestra arrestato ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della guardia di finanza sugli alloggi popolariassegnati in cambio di voti elettorali o come nel suo caso, anche di prestazioni sessuali, ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere al Comune di Lecce.

Una decisione maturata per far ritrovare alla famiglia la serenità persa travolta dai risvolti hot emersi dell’indagine. Pasqualini ha depositato le dimissioni all’Ufficio protocollo di Palazzo Carafa. Una copia è stata successivamente consegnata dallo stesso nelle mani del gip di Lecce Giovanni Gallo nel corso dell’interrogatorio di garanzia durante il quale, al cospetto dei sostituti procuratori Roberta Licci Massimiliano Carducci, Pasqualini si è però avvalso della facoltà di non rispondere.

All’epoca dei fatti, Pasqualini era addetto all’Ufficio Casa del Comune di Lecce. Viene indicato dagli investigatori tra i maggiori responsabili dello scambio illecito. Tra le accuse che gli vengono mosse, anche l’aver avuto in due occasioni dei rapporti sessuali con una donna sposata, anche lei indagata nell’inchiesta, che si sarebbe concessa al politico in cambio di una casa. Complessivamente sono 48 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta, a vario titolo accusati per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, abuso d’ufficio e falso ideologico. Provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nei confronti di nove persone (di cui due in carcere, cinque agli arresti domiciliari e due con obblighi di dimora).

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