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Visco: "Il destino dell'Italia è quello dell'Europa"

Per ridurre il debito pubblico “non ci sono scorciatoie”. È il monito del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali. “Gran parte del debito finanziario accumulato dagli italiani – ha detto Visco – trova corrispondenza, diretta o indiretta, nei 2.300 miliardi del nostro debito pubblico. Se venisse messo a repentaglio il valore della loro ricchezza reagirebbero fuggendo, cercando altrove riparo. E gli investitori stranieri sarebbero più rapidi”.Più debito vuol dire accollarlo a prossime generazioni
Aumentare il debito pubblico “vuol dire accollare” alle prossime generazioni “quello che oggi non si vuole pagare”. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali. “Non sono le regole europee il nostro vincolo – secondo Visco – è la logica economica. A essa è strettamente connesso l’obbligo, che tutti abbiamo, di non compromettere il futuro delle prossime generazioni”.Il destino dell’Italia  è quello dell’Europa
“Il destino dell’Italia  quello dell’Europa”, il cui sviluppo “determina il nostro e allo stesso tempo ne dipende”. Lo dice il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sottolineando che “è importante che la voce dell’Italia sia autorevole nei contesti dove si decider il futuro dell’Unione europea” e ricordando che che nei prossimi mesi sono in ballo decisioni di grande rilievo come “la governance dell’Unione, il suo bilancio pluriennale, la revisione della regolamentazione finanziaria”.Rischioso fare passi indietro sulle pensioni
Le riforme sulla previdenza fatte in passato “rendono gestibile la dinamica della spesa pensionistica” e “sarebbe rischioso fare passi indietro”. Lo dice il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, sottolineando che le riforme “hanno risposto alla necessit di tenere conto dell’allungamento della vita media nel definire il rapporto tra i contributi versati e l’entit e la durata della prestazione”. Sono “possibili interventi mirati volti a ridurre qualche rigidit” ma “compensati in modo da assicurare l’equilibrio attuariale del sistema”.Fase delicata e straordinaria, partiti siano lungimiranti
L’Italia sta attraversando un momento delicato e straordinario e, per questo, i partiti devono essere chiari e lungimiranti nei loro programmi. È il monito del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali. “È a tutti evidente – ha sottolineato Visco – la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo. Se è auspicabile che siano definiti con chiarezza e lungimiranza gli obiettivi e i progetti delle diverse forze politiche, non sarebbe saggio ignorare le compatibilità finanziarie”.Non prescindere dai vincoli costituzionali
“Le norme entro cui operiamo possono essere discusse, criticate. Vanno migliorate. Ma non possiamo prescindere dai vincoli costituzionali: la tutela del risparmio, l’equilibrio dei conti, il rispetto dei Trattati. Soprattutto, bisogna avere presente il rischio gravissimo di disperdere in poco tempo e con poche mosse il bene insostituibile della fiducia”. E’ il messaggio lanciato dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, a conclusione delle sue Considerazioni Finali.

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