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Venezuela, almeno 14 morti negli ospedali a causa del blackout

Scene drammatiche nei reparti neonatali e pediatrici. Le incubatrici alimentate a mano

di DANIELE MASTROGIACOMO

RIO DEJANEIRO – Tredici pazienti sono morti in un solo ospedale dello Stato di Monegas (nel Nordest del Venezuela) a causa del blackout elettrico iniziato giovedì scorso nel paese sudamericano. A denunciarlo su Twitter è Julio Castro, un medico. Alle 11.30 (le 16.30 in Italia), ha scritto Castro, nell’Ospedale Manuel Nunez Tovar di Maturin, capitale dello Stato – “senza luce e senza generatore elettrico” – sono morti 9 pazienti ricoverati nel servizio di emergenza, 2 in ostetricia, uno in traumatologia e uno in terapia intensiva neonatale. Una vittima anche all’ospedale di Maracay, a ovest della capitale Caracas. 

La luce è tornata ma solo in alcune zone di Caracas. Il guasto che ha provocato l’immenso black out è più grave di quello che si pensava. Non si sa quando verrà ripristinato. Il Venezuela è abituato da una decina d’anni alle improvvise interruzioni di energia elettrica. Ma questa volta è diverso. È saltato l’intero sistema di produzione e distribuzione e a pagarne il prezzo più alto sono stati gli ospedali, l’infrastruttura più sensibile al taglio di energia. 

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