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Vaccini, Zaia sospende decreto di moratoria

Ci risiamo, stanno provando a dare una svolta alla befana di Piazza Navona. Non siamo sicuri che sia quella che vogliono i romani, non siamo sicuri che sia quella della tradizione e non siamo sicuri che gli errori del passato, i privilegi a pochi, per parlarci chiaro a poche famiglie di bancarellari scompariranno d’incanto. Provare per credere. Per ora ci sono dei criteri. Giudicherà il mercato, e cioè la gente. Intanto ci saranno 48 banchi invece di 103 e più possibilità di gioco per i bimbi. I criteri di scelta saranno «a favore dell’ambiente» e premieranno «l’uso di prodotti ecocompatibili». Introdurre una concorrenza più aperta e trasparente tra gli operatori sarà uno degli obiettivi. Sono questi i requisiti principali del bando per la Befana presentato in Campidoglio, la cui volontà è «ripristinare la tradizione di una festa davvero a misura di bambino, assicurando il decoro e il rispetto del prestigio storico-architettonico che si devono a piazza Navona». In piazza ci saranno 28 banchi per il commercio e 20 per l’artigianato. E poi, come da tradizione, la giostra, il teatro dei burattini e il grande presepe artigianale. L’avviso pubblico predisposto dal dipartimento Attività produttive prevede lo svolgimento della festa ogni anno dal 1° dicembre al 6 gennaio (solo quest’anno si inizierà il 2) e introduce alcune rilevanti novità sul fronte della selezione. La più importante è che fino all’80% del punteggio attribuibile sarà legato alla qualità dei prodotti e dell’offerta, al rispetto dell’ambiente, alla tutela sociale. L’anzianità di impresa invece varrà solo per il 20% . Per garantire maggiore concorrenza non potrà essere assegnata allo stesso soggetto più di una concessione per ogni tipologia di posteggio, alimentare e non. La concessione durerà nove anni. I vincitori dovranno allestire a proprie spese il banco secondo le prescrizioni della Soprintendenza archeologia, ma quest’anno sarà consentito l’uso di strutture autoportanti di colore bianco. Saranno premiati i dolciumi natalizi con marchio di certificazione di qualità; l’utilizzo di ingredienti biologici; la presenza di prodotti per celiaci. Nel settore artigianale, più punti per addobbi e presepi realizzati a mano e sul posto e con materiali naturali o riciclati. Spazio anche alla solidarietà, con la previsione di un punteggio aggiuntivo per chi offre prodotti provenienti dalle zone colpite dai terremoti. Per la prima volta entreranno nella festa spazi per la dimostrazione di tecnologie innovative, come la stampa digitale. Premiati anche gli esercenti che si impegneranno a usare sacchetti e contenitori ecocompatibili e che utilizzeranno lampadine a risparmio energetico. Ci piacera?

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