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Vaccini: "A Milano su 33mila bimbi solo 40 rischiano di non entrare in classe"

“La situazione viene dipinta come particolarmente caotica ma a Milano, a fronte 33 mila bambini iscritti, ci troviamo di fronte solo a una quarantina di casi a rischio”. Così la vicesindaca e assessore all’educazione del Comune, Anna Scavuzzo, si è espressa in merito alla spinosa questione vaccini. Domani, 10 marzo, è la data entro la quale tutti devono essere in regola: chi ha fatto l’autocertificazione, lunedì, dovrà consegnare la documentazione che la attesta. Il rischio per i bambini di nidi e materne è di non entrare in classe: per i genitori, di una multa.
“Questi 40 sono dei bambini le cui famiglie hanno certificato che il percorso vaccinale era a posto”, ha spiegato la vicesindaca, “e che entro il 10 marzo avrebbero consegnato tutto. Se però non portano il certificato il problema non è così semplice: i bambini sono stati inseriti nelle classi confidando che siano vaccinati. E poi se il certificato non viene consegnato lunedì, può voler dire che non c’è affatto”. Niente allarmismi, però: “Anche solo un bambino è importante, e va considerato con attenzione. Ma se il numero è contenuto è anche perché in questi mesi abbiamo fatto un lavoro di accompagnamento e dialogo. La scorsa settimana abbiamo scritto a tutte le famiglie che avevano in sospeso la documentazione”.
VACCINI: I NUMERI DELLA REGIONE
Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Milano, Sala: “Continueremo con la nostra via, non cambiamo indirizzo. Mi sono sentito con il governatore Fontana, ci incontreremo settimana prossima con uno spirito di sana collaborazione. Su tante questioni saremo d’accordo, su altre no”. Una di queste, appunto, riguarda il comportamento nei confronti di chi si presenterà senza certificato: “Nessun bambino sarà escluso da scuola fino a completamento verifica nostre Ats”, ha dichiarato l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera

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