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Ultima mediazione di Savona. Possibile il ritorno del voto

Il premier incaricato potrebbe andare al Colle entro stasera con l’economista nella lista dei ministri per la casella dell’Economia. Ma i 5Stelle provano a scongiurare lo scontro finale con il Quirinale che potrebbe aprire le porte alle elezioni anticipate

ROMA. Pochissime ore per tentare una mediazione. Probabilmente con la regia dei 5Stelle. O tornerà il fantasma del voto anticipato. Quando sono trascorsi ormai 83 giorni dalle elezioni senza la nascita di un governo: un record per la Repubblica.
Oggi Giuseppe Conte, il premier incaricato, dovrebbe tornare al Colle con la lista dei ministri anche se nessun incontro è stato fissato ufficialmente. La Lega vorebbe lasciare Paolo Savona nella casella dell’Economia. Nessun arretramento sul professore con posizioni molto critiche sull’euro e sul ruolo della Germania. Ormai l’economista, per Matteo Salvini, sembra essere diventato la pedina di un gioco più ampio. E già il leghista minaccia: “Se salta tutto, ci sarà una frattura tra il popolo italiano e i palazzi”.

Scontro su Savona, Salvini: “Daremo lista ministri a Conte. O si parte o non tratto più”

Quasi l’annuncio del tema della futura campagna elettorale. Anche Luigi Di Maio dice: “Si chiude entro 24 ore o lasciamo perdere”. Ma il capo politico dei Cinquestelle ha tutto l’interesse a scongiurare lo scontro finale. Anzi, il sospetto è proprio che sia Salvini ad aver scelto la prova di forza del voto. Per tentare di ottenere la maggioranza con la coalizione di centrodestra. Non a caso, nelle ultime ore, ha ritrovato l’intesa con Giorgia Meloni che ha schierato Fratelli d’Italia dalla parte del Carroccio nello scontro su Savona.
Ma per il leader 5Stelle c’è anche un altro rischio: il ritorno in scena di Alessandro Di Battista: ufficialmente in partenza per gli Stati Uniti ma attivissimo sul fronte politico con bordate che rischiano di destabilizzare il rapporto con il Colle. E pronto a candidarsi alle prossime politiche, insidiando di fatto la leadership di Di Maio. Ecco perché è stato proprio il capo politico M5S a provare la mediazione in queste ore. Come anticipato da Repubblica in edicola, l’ipotesi principale riguarda lo spacchettamento del ministro dell’Economia: da una parte le Finanze, dall’altra il Bilancio.

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