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Uccise Hayden in auto: condannato a un anno

L’automobilista 31enne investì il campione delle moto che attraversò un incrocio senza fermarsi


OLOGNA – Uccise Hayden: condannato a un anno per omicidio stradale. La sentenza prevede la sospensione della pena, oltre al pagamento delle spese processuali e al ritiro della patente, per l’automobilista che il 17 maggio 2017 investì il campione delle moto Nicky Hayden. Il pm aveva chiesto 14 mesi.

La sentenza del gup Vinicio Cantarini è stata letta questa mattina in aula a Rimini. La famiglia di Hayden non ha partecipato al processo penale contro il trentunenne imputato di Morciano avendo presentato una richiesta milionaria di risarcimento: sei milionI di euro. Il processo, che per la scelta del rito vedrà l’accusato beneficiare subito dello sconto di un terzo della pena, si baserà su quanto ricostruito dai tre periti, un pool di esperti delle parti in causa. Da quanto emerge, l’automobilista stava procedendo sulla sua Renault a una velocità di poco superiore ai 70 chilometri all’ora, in un tratto della strada dove vige il limite dei 50  orari. Hayden in sella alla sua bici da corsa non rispettò lo stop e venne falciato. “Kentucky Kid” sarebbe dunque in  concorso di responsabilità nell’incidente
“Aspetteremo le motivazioni della sentenza e poi proporremo quasi sicuramente appello”. Così Francesco Pisciotti, l’avvocato difensore dell’automobilista di Morciano. Secondo il perito della difesa anche se l’automobilista avesse rispettato la velocità di 50 km orari l’incidente si sarebbe ugualmente verificato. per il consulente della Procura invece no. Il giudice, Vinicio Cantarini, dopo una lunga camera di consiglio, iniziata alle 11.30 e terminata poco prima delle 13, ha letto il dispositivo di condanna.

“In questa vicenda ci sono due vittime”, ha detto in apertura il pubblico ministero Paolo Gengarelli. “Non vi è nulla di criminale nella condotta dell’indagato”, ha sostenuto l’avvocato Pisciotti. “C’è un ragazzo che andava per la sua strada che ha incrociato un altro ragazzo che in bicicletta non ha rispettato lo stop a 20 km l’ora”.

Per la difesa si tratta di processo che può essere ancora dibattuti nei diversi gradi di giudizio. “Una tragedia che ha coinvolto due ragazzi, che ha distrutto la vita del giovanissimo pilota, e che segnerà quella dell’automobilista”, ha concluso Pisciotti. Il 31enne di Morciano da quel giorno secondo quanto riferito dai legali non lavora più ed è seguito da sostegno psicologico.

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