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U2 live a Milano: tutto esaurito per la tappa del tour Experience + Innocence 2018 VIDEO

MILANO – Una tappa sold out per gli U2 al Medionalum Forum di Assago a Milano la sera del 12 ottobre. I cantanti irlandesi sono arrivati sul palco con il loro tour Experience + Innocence e hanno stregato i loro fan. Il prossimo appuntamento con la band sarà sempre a Milano per il 15 e 16 ottobre, altre due date già andate esaurite.

Bono, The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr. sono saliti sul palco del Forum di Assago per raccontare il secondo capitolo di una nuova esperienza. Dopo Innocence + Experience, spiega Bono da sotto i riflettori, è arrivato il momento di Experience + Innocence: “Torniamo per finire quel che abbiamo cominciato tre anni fa, la storia di quattro ragazzi irlandesi che vengono in Italia negli anni ’80 per capire chi sono. Al termine ultimo dell’esperienza, con la saggezza, possiamo recuperare quell’innocenza degli inizi”.

Il concerto aperto sulle note di ‘The Blackout’ prosegue con Bono che simula una preghiera in ‘Lights of Home’. Mentre la lancetta punta al 1980-81 con ‘I Will Follow’ e ‘Gloria’ e torna al 2000 con ‘Beautiful Day’, che fanno esplodere gli oltre 12mila presenti (dato degli organizzatori). Il teatro torna invece nel tuffo anni ’90 di ‘Achtung Baby’, periodo di tensione nel gruppo che Bono ricorda mentre introduce ‘Stay (Faraway, So Close!)’.

La stessa perdizione delle rockstar, come spiega Bono indossando un cilindro e un trucco da saltimbanco, introducendo il capitolo più glam e ed energico su ‘Elevation’, ‘Vertigo’ (con incursione di ‘The Jean Genie’ di David Bowie) e ‘Even Better Than The Real Thing’. Quindi, grazie a un filtro in tempo reale che gli deforma il volto, Bono riveste i panni di MacPhisto: “Ho saputo che Bono è andato a Bruxelles – dice l’alter-ego demoniaco – Che idea assurda l’Unione Europea, persone che parlano lingue diverse ma fanno di tutto per capirsi. Mi manca il mondo di una volta, diviso in due”.

Naturale, dopo la rarità live ‘Acrobat’, parlare di concordia: quella trovata dalla band e quella sociale, mentre dal momento acustico le note di ‘Summer of Love’ esplodono nell’inno filantropico ‘Pride (In The Name Of Love’). Sullo schermo passano immagini di rifugiati, manifestazioni neofasciste: dal prologo con il ‘Grande Dittatore’ all’iniziativa benefica femminista della fondazione One ‘Women of the world, take over’ (cantata in Italia da Emma Marrone), lo show non nasconde valenze politiche.

Il finale è un crescendo di orgoglio europeo, quando sulla classica ‘New Year’s Day’ compare un monumentale vessillo stellato, che scende solo sulle note dell’Inno alla Gioia: “Sia benedetto il blu del cielo europeo che condividiamo e possano le sue stelle non cadere mai”, salmodia Bono. Si tratta dell’ultimo messaggio prima delle emozioni finali, tra i cori di ‘City Of Blinding Lights’ e quelli sovrastanti di ‘One’, che apre i bis e corona due ore di rock e umanità.

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