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Turchia e Grecia, positivo il primo round di colloqui esplorativi dopo lo stop nel 2016

Il 61° round di contatti esplorativi tra Turchia e Grecia si è svolto a Istanbul lunedì in un’atmosfera positiva, ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.

I due paesi si riuniscono per contatti esplorativi, incontri informali che hanno un obiettivo di risolvere vecchie controversie e ridurre le tensioni che sono quasi sfociate in un conflitto armato nell’estate del 2020. Finora i contatti esplorativi si erano tenuti per 14 anni, dal 2002 al 2016, con 60 round. Tali incontri si svolgevano quasi ogni trimestre, ma sono stati interrotti nel marzo 2016 su iniziativa della parte turca e riavviati lunedì.

“L’incontro con la Grecia è stato estremamente positivo. Abbiamo discusso le stesse questioni affrontate nelle precedenti 60 consultazioni. Prossimamente la Grecia fisserà una data e ci incontreremo la prossima volta ad Atene. Ci sono argomenti sui quali non possiamo trovare un’intesa da tanto tempo. Però ora stiamo cercando di ridurre la tensione, abbiamo proposto i nostri argomenti di discussione”, ha affermato ai giornalisti Cavusoglu.

Secondo il diplomatico turco, il fatto stesso della ripresa dei negoziati è importante.

“Facciamo insieme passi positivi, ma la Grecia deve rinunciare alle azioni provocatorie”, ha aggiunto il ministro turco.

Le tensioni nel Mediterraneo orientale


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AP Photo / Lefteris Pitarakis

Le tensioni nel Mediterraneo orientale si sono sviluppate per molti mesi intorno all’esplorazione di gas da parte della Turchia nelle acque che Cipro e la Grecia rivendicano come loro zone economiche esclusive. La situazione si è aggravata nell’estate scorsa, quando la Turchia ha inviato la nave Oruc Reis, accompagnata da una flotta di navi militari, a perforare quella che la Grecia considera la sua piattaforma continentale.

Al Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020 i leader dell’UE hanno deciso di ampliare le sanzioni individuali alla Turchia per trivellazioni illegali nel Mediterraneo orientale. L’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’UE Josep Borrell è stato incaricato per lavorare alla convocazione di un vertice sulla situazione nel Mediterraneo orientale e di preparare un rapporto sulle relazioni con la Turchia entro marzo 2021.

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