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Trump pronto a firmare un ordine esecutivo per prepararsi alla guerra elettromagnetica, la nuova arma di distruzione di massa

Probabilmente intenzionato a sfruttare l’onda lunga dell’assoluzione giunta dall’indagine del procuratore Mueller, Donald Trump pare aver sentito il bisogno di alzare il tiro contro la Russia. La quale, “deve andarsene dal Venezuela”, Paese riguardo il cui futuro “tutte le opzioni sono sul tavolo”.

Ma dopo aver inviato il suo messaggio decisamente esplicito verso Mosca, il Presidente ha proseguito la sua giornata del 27 marzo declinandola sempre su toni molto bellico-marziali. Al termine dell‘incontro con l’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, Trump ha infatti sentito l’impellente necessità di comunicare al mondo come il motore di ricerca sia al fianco dell’esercito statunitense e non di quello cinese.Nelle intenzioni del commander-in-chief, forse una grossolona difesa di Google, dopo che non più tardi del 14 marzo scorso, il capo del Joint Chief of Staff, Joseph Dunford, l’aveva attaccata frontalmente durante un’audizione al Senato, sottolineando come “il lavoro che compie in Cina va a tutto beneficio delle loro forze armate”.

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