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Trapianto di faccia, una operazione delicata con molte complicazioni

La paziente non rischia la vita ma ci sarebbe stato un rigetto dei nuovi tessuti. I medici valutano se fare una ricostruzione temporanea con i tessuti della donna


Un probabile ricostruzione temporanea con i tessuti della stessa paziente “nell’attesa di una ulteriore ricostruzione con un nuovo donatore”. Ci sono complicazioni per la donna che ha avuto il primo trapianto di faccia nella storia del nostro Paese e si trova ricoverata al Sant’Andrea di Roma. Nel giorno in cui il Centro nazionale trapianti, l’ospedale romano, il presidente del Lazio Nicola Zingaretti e pure la ministra Giulia Grillo dovevano presentare i risultati dell’intervento in una conferenza stampa, arriva la doccia fredda. L’incontro viene annullato, dal Sant’Andrea arriva un bollettino medico piuttosto preoccupante per quanto riguarda l’esito del trapianto.

Primo trapianto di faccia in Italia, il chirurgo: ”Molto complesso trovare un donatore”

La paziente non rischia la vita, come spiegano dall’ospedale, visto che “le sue condizioni generali sono buonee non ci sono preoccupazioni per la sua vita. L’intervento chirurgico è tecnicamente riuscito, tuttavia i tessuti trapiantati hanno manifestato, durante la notte scorsa, segni di sofferenza del microcircolo per sospetto rigetto”. Questo anche se ovviamente erano stati fatti tutti i controlli del caso sulla compatibilità tra donatore e ricevente. Poi arriva la parte più preoccupante della comunicazione dell’ospedale. “Per prevenire ulteriori rischi si sta prendendo in considerazione, come previsto dal protocollo, la possibilità di una ricostruzione temporanea con tessuti autologhi della paziente nell’attesa di una ulteriore ricostruzione con un nuovo donatore”. Alle 20 arriverà un altro bollettino ma da quello di questa mattina si comprende come il trapianto rischia seriamente di fallire.

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