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Transizione ecologica e Its: la Basilicata ha un gioiello in casa


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Gerardo de Grazia, Fismic Confsal Potenza: “Qualunque provvedimento destinato a prendere tempo per salvaguardare l’occupazione, se accompagnato dall’inerzia politica, avrà il solo effetto di rinviare il problema.

La sfida occupazionale è lo scoglio da superare attraverso riforme strutturali del mondo del lavoro.

La riforma degli ammortizzatori sociali deve avere tre principi:

  • semplificazione: snellire l’impianto normativo-procedurale;
  • unificazione: uniformare le diverse tipologie di cassa integrazione, salvaguardando le specificità relative ai settori produttivi;
  • estensione: coinvolgere nel meccanismo assicurativo tutti i lavoratori e le aziende.                                                                  

Crediamo fortemente, come suggerito al ministro Orlando, al preavviso attivo, misura che prevede un comportamento virtuoso delle aziende che, anziché limitarsi al preavviso di licenziamento, segnali i lavoratori in esubero al sistema di attivazione, in modo che vengano ricollocati prima di essere licenziati.

La “visione” è quella di fare rete.

L’Italia ha bisogno di un sistema che guardi al futuro.

Oggi è la giornata mondiale dell’ambiente, facciamo in modo che la parola “green” esca dall’utilizzo destinato a mera campagna elettorale.

Se la visione “green” è destinata al solo motore elettrico, significa voler risolvere il problema parzialmente, visto che il grosso dell’energia, nel mondo, viene impegnato per la climatizzazione degli impianti e degli allevamenti intensivi.

La transizione ecologica, se governata, è un’opportunità.

La Basilicata ha un ITS  per l’efficienza energetica che  ha già collocato, nel mondo del lavoro, oltre il 50% dei partecipanti a meno di dodici mesi dalla fine del percorso. La politica ha l’obbligo di promuovere e incentivare queste fondazioni che, a livello nazionale, hanno avuto la capacità di inserire nel mondo del lavoro oltre 80% dei partecipanti, contro la media del circa 3/5% dei centri per l’impiego.

Fare rete, significa difendere le eccellenze  Lucane”.

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